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23/06/2025 06:00:00

  La spiaggia “inclusiva” di Trapani c’è, ma non è ancora accessibile. Calamia: “Per ora è un percorso a ostacoli”

A Trapani c’è una spiaggia che dovrebbe essere “inclusiva”. Dovrebbe. Perché, al momento, di accessibile ha ben poco: la passerella è incompleta, mancano alcune assi, altre sono sconnesse e mal fissate. Chi si muove con la sedia a rotelle, ad esempio, non riesce a raggiungere la battigia. Chi usa un deambulatore rischia di inciampare. Insomma, non è un’area balneabile per tutti. O almeno, non ancora.

A segnalare il problema è Giuseppe Calamia, trapanese, anziano, con difficoltà motorie, che da giorni documenta con foto e segnalazioni dirette al Comune lo stato della passerella installata davanti piazza Vittorio Emanuele. «Ci sono andato il 6 giugno e ho trovato un tratto mancante, ci sono entrato con tutto il rollator. Ma se ci fosse stata una persona in carrozzina, non avrebbe potuto passare. Non è questione di comodità: è sicurezza e dignità». Calamia, che frequenta abitualmente il Lido Smile a Erice, struttura per persone con disabilità motoria, ha voluto testare la spiaggia “pubblica e libera” prima dell’apertura del lido prevista per luglio. Ma l’esperienza, racconta, è stata “un’amara delusione”.

La passerella è lì, ma non funziona. Manca anche il resto: sedie job per l’ingresso in acqua, una tenda per il riparo dal sole, servizi igienici dedicati. Tutto previsto e disponibile, anche qui come a Erice, per i primi di luglio. Con la differenza che la pedana, in questo caso, dovrebbe essere fruibile per tutto l'anno.

L’assessore alle spiagge Emanuele Barbara prova a rassicurare: «La passerella è in fase di sistemazione. Gli uffici sono già allertati, il materiale sta per arrivare».

Mentre l'assessore ai servizi sociali, Giuseppe Virzì, Come l’anno scorso, da luglio dovrebbe partire tutto il servizio, grazie al protocollo con Asp e Croce Rossa». Ma intanto, chi avrebbe voluto approfittare di una giornata di sole a metà giugno resta a guardare.

La spiaggia inclusiva di Trapani è infatti frutto di un accordo tra Comune, Azienda sanitaria provinciale e Croce Rossa Italiana – sezione di Trapani. L’Asp garantirà, un giorno a settimana, la presenza di un infermiere di famiglia e nei giorni feriali di un operatore socio-sanitario. La CRI dovrebbe fornire mezzi, volontari, sedia job, gazebo, defibrillatore e assistenza base. Il Comune, invece, dovrà occuparsi di tutta l’attrezzatura necessaria: dalle passerelle ai bagni.

Un bel progetto che dovrà essere realizzato in 7 giorni. «Non voglio fare polemiche – chiarisce Calamia – ma se un servizio è annunciato come “inclusivo”, allora deve esserlo davvero. Per tutti. Dal primo giorno, non da luglio inoltrato. La disabilità non aspetta i tempi delle forniture o delle riunioni comunali».

Proprio lunedì prossimo si terrà una riunione operativa per definire turni e copertura dei servizi. E nel frattempo, i disabili rimangono a guardare.