Bottiglie, cartacce, sigarette, resti di cibo ovunque. Bidoni inesistenti, degrado ovunque. E lo Stagnone, che dovrebbe essere una riserva protetta, ridotto a un parco giochi senza regole. Riceviamo e pubblichiamo lo sfogo amaro di un lettore che racconta cosa significa, anche quest’estate, andare al mare a Marsala.
Anche quest’estate, andare al mare a Marsala significa dover fare i conti con rifiuti sparsi ovunque: bottiglie di plastica, cartacce, sigarette, resti di cibo. E ovviamente, manco a dirlo, i bidoni della spazzatura sono pochissimi o proprio assenti. In certe zone non c’è neanche un cestino per centinaia di metri.
Il risultato è sotto gli occhi di tutti: sporcizia ovunque, degrado e una totale mancanza di rispetto per l’ambiente. Ma soprattutto, quello che manca davvero sono i controlli. Gente che lascia tutto lì, come se niente fosse, tanto nessuno li ferma, nessuno li multa, nessuno dice niente. Le regole esistono solo sulla carta, nella realtà ognuno fa come gli pare. E poi c’è lo Stagnone, che dovrebbe essere una riserva naturale protetta. In teoria. Nella pratica è stato consegnato completamente a pub, locali turistici, eventi e traffico incontrollato. L’ambiente è stato messo da parte, sacrificato per far spazio al rumore e al consumo. Un posto che dovrebbe essere tutelato, valorizzato, è invece abbandonato, lasciato al caso. Marsala ha un patrimonio naturale bellissimo, ma lo stiamo rovinando con l’indifferenza e con l’incapacità di gestire le cose più semplici: tenere pulito, fare controlli, mettere dei cestini, rispettare una riserva naturale.
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