Trapani, ufficio comunale inaccessibile ai disabili: il caso approda in Consiglio
È bastato un cartello con scritto “vietato l’accesso” e un bidone piazzato davanti alla porta per far tornare a casa un cittadino disabile senza poter neanche usare il bagno, figuriamoci completare una pratica anagrafica. Succede a Borgo Madonna, nella sede distaccata del Comune di Trapani, dove si attende ancora il documento di valutazione dei rischi, promesso dopo una prima segnalazione e una successiva ispezione tecnica. Intanto, però, l’ufficio resta inaccessibile agli utenti fragili. La vicenda approda ora in Consiglio comunale, con una durissima interrogazione presentata dal consigliere Salvatore Daidone: «Un ufficio pubblico non accessibile a tutti ha davvero motivo di esistere?».
I fatti risalgono a ieri mattina. Un cittadino ha accompagnato il padre, affetto da grave patologia, per un documento. All’arrivo: l’ingresso con pedana era sbarrato, la figlia ha provato a entrare dalla porta secondaria per chiedere supporto e ha trovato il bagno unico dell’edificio chiuso con un cartello e bloccato da un bidone. Nessuna alternativa, nessuna indicazione per i disabili. I due sono tornati a casa, il documento non è stato fatto. «La figlia mi ha detto che non ha nemmeno voglia di parlarne – racconta Daidone – perché il padre, oltre alla malattia, si è sentito umiliato, abbandonato dallo Stato».
Eppure, una prima segnalazione era già arrivata mesi fa. L’amministrazione aveva inviato sul posto l’architetto Pugliese, responsabile per la prevenzione e sicurezza nei luoghi di lavoro. Il tecnico aveva riscontrato delle criticità igienico-strutturali nel bagno e, in attesa del completamento del DUVRI – il documento di valutazione dei rischi – aveva disposto la chiusura dell’accesso al pubblico. Peccato che da allora non sia stato fatto nulla. E l’unica soluzione adottata è stata quella di negare i servizi.
«Parliamo di inclusione e di abbattimento delle barriere architettoniche, ma nei fatti ignoriamo i diritti fondamentali - incalza Daidone - Il bagno è inagibile? Si intervenga subito. Non si può tenere aperto un ufficio sapendo che disabili, anziani e bambini non possono neppure andare in bagno. È indegno di un’amministrazione pubblica».
Sul posto sono già intervenuti i Vigili Urbanie l’Asp, chiamati dallo stesso consigliere per constatare le condizioni dei locali. Il verbale conferma: accesso disabili impraticabile, bagno unico non fruibile, assenza totale di percorsi alternativi o informazioni per l’utenza fragile.
E ora Daidone promette battaglia: se l’amministrazione non porterà in aula entro breve il DUVRI e un cronoprogramma degli interventi, investirà della questione anche il prefetto. «Questa – conclude – non è una questione politica. È una questione di civiltà».
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