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02/07/2025 17:00:00

 Trapani, approvata dal consiglio comunale la proposta di Fileccia: “Mai più tristi sorprese al Cimitero”

Trapani dice addio a una delle esperienze più dolorose che possa vivere un cittadino: recarsi al cimitero e scoprire che i resti del proprio caro sono stati rimossi, senza preavviso. Il Consiglio Comunale ha approvato all’unanimità la proposta di modifica all’articolo 42 del regolamento sui servizi cimiteriali, presentata dal consigliere Salvatore Fileccia, per prevenire situazioni che negli ultimi mesi hanno scosso profondamente la comunità.

La modifica prevede un obbligo per l’Amministrazione comunale: avvisare i familiari, tramite raccomandata o posta elettronica certificata (PEC), almeno 30 giorni prima della scadenza della concessione del loculo. Una misura semplice, ma fondamentale, per evitare che il tempo e la burocrazia cancellino la memoria e il rispetto verso i defunti.

"Mai più cittadini trapanesi costretti a scoprire, tra lo sconcerto e il dolore, che i resti dei propri cari non si trovano più nel loculo dove erano stati deposti", ha dichiarato Fileccia, sottolineando come l'iniziativa sia nata proprio per tutelare il diritto delle famiglie a vivere il lutto senza ulteriori traumi.

Nel 2024, alcuni casi portati all’attenzione dai media nazionali hanno evidenziato gravi carenze comunicative da parte degli enti preposti, lasciando ignari molti familiari della scadenza delle concessioni cimiteriali. In alcuni episodi, le ossa dei defunti sono state spostate o rimosse senza che i parenti ne fossero messi al corrente. Situazioni che, grazie a questo intervento, non potranno più verificarsi.

“È un importante passo avanti – ha aggiunto Fileccia – che tutela la dignità delle persone, ma anche il bene più prezioso che abbiamo: il rispetto verso i nostri cari defunti e verso chi resta a ricordarli.”

Il consigliere ha espresso il suo ringraziamento a tutte le forze politiche, di maggioranza e opposizione, e al Presidente del Consiglio Comunale, per aver sostenuto la proposta in maniera unanime, mettendo da parte ogni differenza ideologica in nome di un valore universale: la memoria.

Un segnale concreto di buona politica, capace di ascoltare la cittadinanza e rispondere con soluzioni efficaci.