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03/07/2025 17:50:00

In Sicilia già 100 nidi di tartaruga censiti dal WWF

Una vera e propria esplosione di vita sulle spiagge siciliane. Sono già 100 i nidi di tartaruga marina Caretta caretta censiti dai volontari del WWF nell’ambito della rete di monitoraggio attiva sull’isola. Un risultato straordinario, che segna un nuovo record per la Sicilia: alla stessa data del 2 luglio, nel 2024, i nidi erano 69, mentre la quota 100 fu raggiunta solo due settimane dopo.

A trainare il boom sono soprattutto le province di Siracusa, con 38 nidi, e Ragusa, con 30, seguite da Agrigento (13), Catania (8), Trapani (6), Palermo (3) e Messina (2).

“Rispetto alla stagione 2024 abbiamo superato del 30% il numero di nidificazioni censite e messe in sicurezza, grazie anche a una rete di volontari in crescita, a monitoraggi più frequenti e a una maggiore sensibilizzazione di turisti ed esercenti balneari”, ha dichiarato Oleana Prato, Responsabile Progetto Tartarughe Marine WWF per la Sicilia.

WWF e il progetto Life ADAPTS: una risposta concreta alla crisi climatica
Dietro questo successo c’è anche l’impegno strategico del WWF nel progetto LIFE ADAPTS, cofinanziato dall’Unione Europea. Si tratta di un’iniziativa internazionale che coinvolge sette enti di Italia, Grecia e Cipro, coordinati dal Dipartimento di Biologia dell’Università di Pisa, con l’obiettivo di sviluppare strategie di adattamento al cambiamento climatico per la protezione di habitat e specie vulnerabili, tra cui le tartarughe marine e le foche monache del Mediterraneo.

Il progetto punta su tecnologie avanzate – come eDNA, droni, fototrappole e telemetria satellitare – e sul coinvolgimento diretto delle comunità locali, per attuare soluzioni concrete e replicabili che garantiscano la conservazione delle spiagge di nidificazione, sempre più minacciate dall’erosione costiera, dall’inquinamento e dalla pressione turistica.

Un segnale positivo, ma da proteggere
Il numero record di nidi è un segnale incoraggiante, ma anche un campanello d’allarme: l’aumento delle nidificazioni in alcune aree può infatti riflettere cambiamenti climatici e ambientali che costringono le tartarughe a spostarsi in cerca di siti più adatti. Per questo è fondamentale continuare a investire nella ricerca, nella tutela degli habitat e nella partecipazione attiva dei cittadini, affinché questo straordinario patrimonio naturale continui a prosperare sulle coste siciliane.