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04/07/2025 06:00:00

Incendi, Trapani corre ai ripari: “Controlliamo metà provincia in tempo reale”

Più incendi, meno danni e un sistema di sorveglianza considerato modello a livello nazionale. Antonio Parrinello, dirigente regionale della Protezione Civile e responsabile per la provincia di Trapani, fa il punto sulla lotta agli incendi: “Il sistema sta funzionando, ma serve più prevenzione nella parte sud della provincia”.

Con l’arrivo del grande caldo, il territorio trapanese è già segnato da numerosi piccoli incendi. Ma quest’anno, rispetto al passato, qualcosa è cambiato: “I roghi ci sono, ma i danni sono inferiori – spiega Parrinello – grazie a un sistema di prevenzione più efficiente, frutto di anni di lavoro e investimenti mirati”.

 

 

Il centro volontari a Calatafimi e la foresteria permanente

Tra le novità più importanti dell’estate 2025, l’attivazione del primo centro per i volontari antincendio in Sicilia occidentale, a Calatafimi: “Accoglierà le squadre che arrivano da altre regioni, come quelle dalla Lombardia. Non abbiamo scelto hotel, ma riconvertito un bene comunale in una foresteria, che vorremmo trasformare in un centro di formazione permanente”.

 

La tecnologia in prima linea: dalle telecamere all’intelligenza artificiale

Se per anni si è parlato dei droni, oggi la vera svolta arriva da telecamere fisse ad alta definizione, installate nei punti più alti della provincia. “Con 15 telecamere controlliamo metà del territorio trapanese – spiega Parrinello –. Sono molto più efficaci dei droni, e in più le abbiamo integrate con un sistema di intelligenza artificiale che rileva il fumo in tempo reale e lo geolocalizza, allertando automaticamente le squadre via smartphone”.

 

 

 

Il nodo della provincia sud

“Il paradosso – ammette Parrinello – è che ancora non controlliamo bene la parte sud della provincia: Marsala, Mazara, Campobello. Non a caso, è da lì che arrivano i focolai più frequenti. È un vuoto da colmare al più presto, anche se fortunatamente sono aree con meno superfici boscate”.

 

Il sistema Valderice, esempio nazionale

Il modello di sorveglianza sviluppato a Valderice, con le sue telecamere e il coordinamento in tempo reale, è stato portato come esempio agli Stati Generali della Protezione Civile: “Un risultato di cui andare fieri – dice Parrinello – perché dimostra che il nostro territorio può essere laboratorio di buone pratiche anche a livello nazionale”.

 

“La prevenzione resta la vera arma”

Infine, un appello alla responsabilità collettiva: “Purtroppo tanti incendi partono ancora da comportamenti incivili: mozziconi lanciati, rifiuti bruciati. La tecnologia è fondamentale, ma serve anche più educazione e prevenzione”.