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08/07/2025 16:00:00

Vini: la master class di Adua Villa mette a confronto i bianchi siciliani con quelli internazionali

Conoscere la Sicilia attraverso i suoi vini significa anche ammirare il tramonto sulle Saline di Marsala e ritrovarne i riflessi nel perlage delicato di un rosé. È questo lo spirito che anima i 2.500 vigneron soci della Cantina Colomba Bianca, realtà cooperativa trapanese che tra i filari della provincia di Trapani continua a vendemmiare, innovare e conquistare nuovi mercati esteri con una proposta sempre più strutturata.

La Convention 2025, tenutasi in Sicilia, ha rappresentato un momento di confronto e visione strategica per il futuro dell’azienda. Oltre 70 professionisti della rete vendita – provenienti da tutta Italia, Germania, Svizzera, Francia, Inghilterra e Stati Uniti – hanno partecipato a un incontro che ha visto tra gli ospiti Adua Villa, nota sommelier e comunicatrice del mondo del vino.

«Questa occasione – ha dichiarato il presidente Dino Taschetta – è un momento cruciale per raccontare la cultura, la storia e l’innovazione che si riflettono nei nostri vini, capaci di parlare dei territori d’origine, delle persone che compongono la nostra filiera vitivinicola e delle nostre scelte etiche e ambientali, raggiungendo numerosi Paesi nel mondo».

Durante la Convention, ampio spazio è stato dedicato all’analisi dei dati di mercato e alla definizione delle nuove strategie commerciali. «Abbiamo approfondito i trend emergenti e aperto un dibattito sulle prospettive future, con particolare attenzione alle novità dell’offerta», ha aggiunto Giuseppe Gambino, direttore vendite e sviluppo commerciale di Cantine Colomba Bianca.

Uno dei momenti clou è stata la Master Class dedicata ai grandi vini bianchi internazionali e italiani, messi a confronto con alcune etichette firmate Colomba Bianca. Un’occasione preziosa per esplorare la verticalità, l’aromaticità e la longevità delle proposte siciliane, accanto a vini iconici come quelli di Cloudy Bay, Gaia e Benanti.

A introdurre la Master Class è stato l’enologo e direttore di produzione Mattia Filippi, affiancato da Adua Villa, comunicatrice dell’anno 2024 per la Guida Bollicine del Mondo, nota per i suoi racconti enogastronomici su social, radio e stampa. Alla degustazione ha partecipato anche la delegazione AIS di Trapani, rappresentata dal delegato Giuseppe Vultaggio.

«Abbiamo selezionato nove etichette – tre di Colomba Bianca e sei di altri produttori – per un percorso sensoriale che ha unito verticalità, aromaticità e longevità, tre dimensioni che esprimono identità, eleganza e capacità evolutiva dei grandi bianchi», ha spiegato Adua Villa. «Colomba Bianca si è dimostrata perfettamente in partita, con uno stile contemporaneo e riconoscibile».

«Durante il confronto – ha sottolineato Mattia Filippi, anche fondatore di Uva Sapiens – abbiamo individuato alcuni driver chiave per i vini del futuro: territorialità, accessibilità del gusto e uno stile capace di parlare a un pubblico ampio. Si affermano sempre più i vini bianchi, così come cresce l’interesse per le bollicine siciliane, sia Metodo Classico che Charmat. Tra le proposte più promettenti ci sono i vini di collina, con acidità spiccata, alcolicità moderata e ottima tenuta nel tempo».