Da oggi chiunque potrà esplorare la memoria storica di Trapani con un semplice click. L’Archivio storico diocesano ha attivato una nuova sezione sul sito istituzionale per consentire la consultazione online di documenti e registri parrocchiali che raccontano secoli di storia locale. Un progetto che punta a valorizzare e preservare un patrimonio prezioso, reso possibile grazie ai fondi dell’8xmille e alla collaborazione con diverse realtà accademiche e bancarie.
Sono ora accessibili da remoto gli indici di Battesimi, Matrimoni, Defunti e i registri anagrafici dal XVI al primo quarto del XX secolo, provenienti dagli archivi storici delle parrocchie di San Pietro, San Nicola, San Lorenzo di Trapani e San Lorenzo Levita di Xitta. Basta collegarsi alla sezione “Attività/Strumenti/Archivio digitale” del sito www.archiviodiocesanotrapani.it oppure direttamente al portale https://digital.archiviodiocesanotrapani.it/ per registrarsi e iniziare la ricerca.
La digitalizzazione dei registri è stata avviata grazie alla donazione di uno scanner planetario di ultima generazione. “Questo ci ha permesso di intraprendere un lavoro di grande valore – spiegano dall’Archivio – che oggi restituisce alla comunità la possibilità di riscoprire i propri antenati, ma anche di proteggere documenti antichi dall’usura del tempo”.
L’archivio digitale, disponibile in italiano, inglese e francese, è pensato per soddisfare ricercatori, storici e appassionati di genealogia. Non solo: tra gli strumenti in progressivo caricamento ci sono anche gli indici analitici delle pratiche matrimoniali, frutto del lavoro meticoloso degli archivisti.
Per accedere al servizio è necessario sottoscrivere un abbonamento, i cui proventi saranno reinvestiti nella conservazione e restauro dei registri e nell’aggiornamento del portale. Negli ultimi anni, grazie al contributo di utenti da tutto il mondo e a donazioni come quella della Banca di Credito Cooperativo Toniolo di San Cataldo, sono stati restaurati numerosi registri anagrafici. Un contributo prezioso anche quello degli allievi del Corso di Conservazione e Restauro dell’Università Tor Vergata di Roma, coordinati dal docente Francesco Rizzo.
“Gli antichi registri parrocchiali rappresentano una fonte inestimabile per ricostruire la memoria storica della comunità – sottolineano dall’Archivio – custodendo informazioni che vanno ben oltre i dati demografici: sono storie di famiglie, di generazioni, di una città intera”.
Il progetto è stato celebrato anche durante la manifestazione nazionale “La Notte degli Archivi”, Archivissima 2025, con un video disponibile sul canale YouTube dell’Archivio storico diocesano di Trapani (https://youtu.be/ZxJ3-nSqsiE?si=UebHdUYrhfk8qU99), che racconta il percorso di digitalizzazione e il significato culturale di questa iniziativa.