Non solo colori, musica e festa: il Trapani Pride, alla sua prima edizione, nasce come atto politico e collettivo. Un evento che vuole affermare con forza e chiarezza che sui diritti civili non si torna indietro. A dirlo sono le organizzatrici e gli organizzatori di Shorùq Arcigay Trapani, che ieri hanno pubblicato ufficialmente il Documento Politico del Pride, testo che sintetizza istanze, visioni e rivendicazioni della comunità LGBTQIA+ e dei suoi alleati.
Il documento, frutto di un lavoro partecipato e corale, è una vera e propria piattaforma di lotta che si colloca all’intersezione tra istanze queer, femministe, antirazziste, anticapacitiste e ambientaliste. Un manifesto che richiama le istituzioni e la società tutta a un impegno concreto per l’uguaglianza, la giustizia sociale e la piena autodeterminazione delle soggettività marginalizzate.
Tra i punti centrali del documento si chiedono:
- una legge efficace contro l’omolesbobitransfobia, ancora assente nell’ordinamento italiano;
- il riconoscimento giuridico delle famiglie arcobaleno, con tutele per tuttə i/le bambinə;
- un’educazione sessuale e affettiva laica e strutturale, sottratta al controllo ideologico e al consenso genitoriale;
- il rafforzamento di un transfemminismo intersezionale che includa tutte le soggettività;
- la promozione di un antifascismo quotidiano, inteso come pratica sociale e politica;
- l’accessibilità piena per le persone con disabilità, insieme al diritto all’autodeterminazione;
- un’alleanza tra movimento queer e ambientalismo radicale, nel segno della giustizia climatica.
«Il nostro Pride non è solo una festa: è una presa di posizione. È la risposta politica di una comunità che esiste, resiste e non accetta più compromessi sul proprio diritto di vivere pienamente e senza paura», dichiarano le organizzatrici e gli organizzatori.
Una nuova narrazione dal Sud
Il Trapani Pride, che si terrà il 26 luglio, si inserisce in una stagione di mobilitazione nazionale, ma lo fa portando con sé la specificità di un territorio che troppo spesso viene marginalizzato. Dalla provincia siciliana parte un messaggio potente: non si è periferia quando si chiede dignità. Il Pride trapanese è dunque un atto di riscatto, un’occasione per riscrivere la narrazione del Sud non come luogo di arretratezza, ma come spazio di resistenza e trasformazione.
Il Documento Politico del Trapani Pride è disponibile online ed è al centro della manifestazione che attraverserà la città. L’invito rivolto a cittadine e cittadini, media, istituzioni e associazioni è chiaro: leggerlo, diffonderlo e confrontarsi con le sue rivendicazioni.
Perché il cambiamento parte anche e soprattutto da qui. Da chi, come Trapani, alza la voce per dire: esistiamo, resistiamo, e non arretriamo.