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12/07/2025 06:00:00

Basket, Shark in ritardo. Quante incertezze ...

“Mala tempora currunt”: sostenevano gli avi dei romani. Ma per non andare troppo lontano, meglio fare riferimento a tempi dell’oscurantismo, cui spesso si fa riferimento per stabilire quel periodo in cui si stentano a trovare vie d’uscita da una “impasse” che sembra attanagliare in presa ferrea. 

 

Oscurantismo anche nei mezzi di informazione: è storia recente, che riguarda strettamente questo territorio, la  sospensione delle trasmissioni di un mezzo di informazione di proprietà di Antonini, Patron anche delle più grandi realtà sportive del territorio. Un colpo esiziale sulle strategie di informazione del Tycoon, sulla base di motivazione tecniche non ben identificate e chiarite. 

 

E’ notorio che Rai Way fornisce alle Emittenti televisive locali servizi di diffusione e trasporto dei segnali, sia a livello locale che nazionale, oltre che di supporto tecnico. Questo servizio di broadcasting ( diffusione) è a pagamento e può essere interrotto se non si pagano i relativi canoni. Ma noi prendiamo per buone le motivazioni addotte dalla Proprietà, che parla di “ motivi tecnici”, e ci si augura che presto vengano superati per non perdere definitivamente una voce che dal 1990 irradia ininterrottamente questo territorio. Poco importa se da qualche tempo a questa parte questo mezzo televisivo sia usato massicciamente  ad “ usum delphini”, cioè a sostenere la propaganda sia politica che sportiva del suo Proprietario. La gente sa giudicare e distinguere tra propaganda e corretta informazione. Comunque, ben venga il ritorno all’etere di una gloriosa emittente che ha segnato , praticamente da sola, il servizio informativo a livello locale a Trapani da oltre 30 anni. 

 

Ma saltiamo a piè pari questo incidente di percorso, uno dei tanti che sta costellando il panorama sportivo e non di questo territorio. Altri problemi sembrano attanagliare la Governance sportiva: la costruzione del roster cestistico è ben lungi dal suo completamento e risulta in ritardo rispetto ad altre società che hanno già completato gli organici. Quel “ make Trapani great again”, sembra più che altro uno slogan di carattere politico e non fa riferimento al Basket degli Shark. Fatto questo preambolo, doveroso per chiarire il clima in cui si opera, non certo idilliaco per diverse motivazioni, cercheremo di identificare il cosiddetto nocciolo della questione. Non vanno senz’altro sottaciute le difficoltà di mercato del tutto nuove emerse nell’anno in corso, evidenziate dallo stesso Antonini in cui fa riferimento che “ sotto i 300 mila dollari è difficile fare mercato”.  Prezzi lievitati alle stelle e procuratori che alzano sempre più i livelli del cartellino dei propri giocatori. Non va sottaciuto il fatto che nelle Società professionistiche ad ogni 100 mila di stipendi netti i costi lievitano dell’almeno l’ 80% tra tasse, contributi, e altri benefit  (affitti pagati, biglietti di viaggio) che gli americani pretendono a corredo dei contratti. Senza contare che il surmenage delle Coppe aumenterà il budget di spesa delle società che non trovano riscontri certi sulle entrate tra abbonamenti, biglietti venduti e pubblicità raccolta. Quindi, ci si muove nella più assoluta aleatorietà tra costi e benefici e non è affatto peregrina l’idea che i primi ( i costi) possano superare di gran lunga i benefici. Del tutto strampalata la tesi addotta dal Presidente, nell’ultima conferenza stampa, che la debolezza del dollaro faccia aumentare i costi dei cartellini, E’ vero il contrario poiché gli americano vengono pagati in dollari e , di conseguenza, occorrono meno euro. 

 

Ma lasciamo perdere questi strafalcioni di carattere economico tesi solo a giustificare le possibili difficoltà di cassa in cui versa una Società, la Sport Invest , a capitale di appena 10 mila euro , il minimo di legge, ma costretta a manovrare milioni nel bilancio. A queste, vanno aggiunte anche quelle di carattere prettamente sportivo. Trovare dei profili tecnici  a basso costo è come voler fare nozze con fichi secchi. La concorrenza con le solite società, Milano e Bologna non lascia scampo in termini finanziari e se a queste vanno aggiunte anche Venezia e Brescia, che appena l’anno scorso vantavano dei budget del tutto simili agli Squali e che l’ingresso nella massima serie di due nobili decadute, Udine e Cantù, molto aggressive sul mercato, completa una matassa molto difficile dal dipanare. 

Ad ulteriore riscontro,  anche l’handicap ( 4 punti di penalizzazione), comminato dalla FIP, che inciderà non poco sul cammino iniziale. Le ambizioni del mentore Antonini sembrano non trovare ostacoli e la parola “scudetto” risulta sempre presente nel personale vocabolario. D’altronde c’ è da lanciare una campagna abbonamenti ancora ferma sulla rampa di lancio. Ripetere i sold-out consumati nella passata stagione costituirà un’impresa difficile da ripetere. Le scommesse sono comunque aperte ed il Tycoon si fida molto della sua abilità al gioco. Ma fa riferimento al poker in cui le dinamiche sono del tutto diverse rispetto ai marchingegni di mercato. Nel poker incide, in larga misura, la fortuna che nelle transazioni cestistiche è pressoché irrilevante. Si spera solo di non essere condannati alla IRRILEVANZA in un campionato che ha alzato , di molto , la propria asticella di difficoltà.  

 

Il Sorcio Verde
 



Basket | 2025-12-07 21:13:00
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