Parcheggiare nel centro storico di Trapani sta diventando un lusso. Le nuove tariffe, salite fino a 1,50 euro l’ora in alcune zone, stanno pesando sui lavoratori a basso reddito e su chi nel centro vive o ci lavora. A farne le spese non sono solo colf, badanti, addetti alle pulizie e dipendenti di B&B, che con stipendi intorno agli 8 euro l’ora si trovano a dover destinare fino a un quinto della paga solo per lasciare l’auto. Ma anche commercianti, artigiani e tecnici, che ormai addebitano ai clienti i costi extra dovuti alle nuove regole sulla sosta.
La protesta monta: una petizione ha già raccolto le prime firme di residenti e operatori economici mentre la questione è arrivata in Consiglio comunale grazie a un’interrogazione del consigliere Nicola Lamia (FdI). “Le tariffe aumentate e la rimodulazione degli spazi stanno trasformando il centro in un luogo sempre meno accessibile”, ha denunciato, “con il rischio di allontanare residenti e attività”.
L’assessore Peppe La Porta replica che “l’aumento ha prodotto un maggiore ricambio degli avventori, agevolando la frequentazione del centro”. La tariffa rossa da 1,50 euro l’ora è in vigore dal 1° giugno al 30 settembre e resta bloccata da quattro anni, aggiunge, “mentre è stato attivato un servizio navetta gratuito per il centro storico e potenziate le linee bus”.
Intanto però le lamentele crescono. Chi lavora in centro parla di “doppio salasso”: il costo del parcheggio e quello dei servizi di base, come interventi di manutenzione o consegne, che lievitano perché le ditte devono pagare la sosta nelle aree a tariffa piena. Anche il servizio autobotti comunale, ostacolato dalla nuova viabilità, ha dovuto rivedere i costi. L’assessore Vincenzo Guaiana avverte: “Stiamo studiando un sistema per consentire agli utenti di collegarsi direttamente alle autobotti e ricevere l’acqua senza rallentamenti”.
L’impressione, tra i cittadini, è che il centro stia diventando sempre più ostile a chi ha redditi bassi. “Un posto auto costa quanto un’ora di lavoro”, racconta Gianni, pendolare che lascia l’auto a piazzale Ilio per prendere il bus verso il centro. Ma anche qui, la fermata è stata spostata e raggiungerla significa camminare sotto il sole senza pensilina.
La sensazione è che il centro storico rischi di svuotarsi. La petizione chiede tariffe agevolate per lavoratori e residenti, oltre a una revisione complessiva del piano parcheggi.