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13/07/2025 07:58:00

Marsala, 28enne condannato per rapina e lesioni all'ex compagna

Un 28enne albanese, Gledi Norja, è stato condannato dal Tribunale di Marsala (giudice Francesca Maniscalchi) a tre anni e 5 di carcere, nonché a 800 euro di multa, oltre al pagamento delle spese processuali, per rapina e lesioni personali in danno dell’ex compagna, E.K., di 32 anni, anche lei nata in Albania.

 

 I fatti contestati all’imputato si sono svolti il 26 ottobre 2022 a Pantelleria, dove i due vivevano insieme dal 2020. Fin quando lei, nel 2022, decise di interrompere la relazione sentimentale. Una decisione che lui, però, avrebbe faticato ad accettare. Tanto che per i suoi comportamenti la magistratura emise nei suoi confronti la misura cautelare del “divieto di avvicinamento alla persona offesa”. 

 

Secondo l’accusa, il Norja, nei pressi dell’abitazione della donna, al culmine di una accesa discussione con l’ex compagna, l’avrebbe afferrata per i capelli, spingendola con violenza contro l’auto guidata da una sua amica e schiacciandola tra la portiera e la scocca del mezzo, cercando di impedirle di salire a bordo. Contestualmente, avrebbe sottratto alla donna il telefono cellulare, strappandole dalle mani la borsa in cui aveva i documenti, denaro contante e carte bancomat. L’ex compagna subì un trauma cranico, un ematoma al braccio destro, graffi a entrambi gli avambracci e cervicalgia da contraccolpo. 

 

Nel corso della stessa lite, inoltre, il 28enne albanese avrebbe anche fatto sbattere la testa della donna contro un muro, colpendola pure al volto con una testata. Nel corso delle indagini e del processo, è emerso che Gledi Norja non sarebbe riuscito a digerire la decisione della compagna di interrompere, dopo circa un paio d’anni di convivenza, la relazione sentimentale. E per questo avrebbe iniziato a tormentarla, andando a cercarla a casa, chiedendole insistentemente di tornare a vivere insieme e in qualche occasione, secondo il racconto della donna, anche prendendola a pugni in faccia e a testate sul naso. In un’occasione anche minacciandola di morte davanti alle forze dell’ordine.