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15/07/2025 08:40:00

A Trapani il Festival della Legalità “Omaggio a Paolo” tra memoria, teatro e musica

Torna a Trapani il Festival della Legalità “Omaggio a Paolo”, giunto quest’anno alla sua ventitreesima edizione. 

Un appuntamento ormai consolidato, che si svolgerà venerdì 18 e sabato 19 luglio nel cuore del centro storico, presso il Chiostro di San Domenico, e che rinnova l’impegno civile in memoria di Paolo Borsellino e degli agenti della sua scorta. 

L’evento, promosso dall’Associazione culturale Alphaomega con il sostegno dell’Assessorato regionale ai Beni Culturali e Identità Siciliana, e il patrocinio dell’Assessorato al Turismo, è organizzato in collaborazione con la sezione di Trapani dell’Associazione Nazionale Magistrati e la Fondazione Nova Civitas. Quest'anno il programma intreccia riflessione, teatro e musica. Si parte venerdì 18 luglio alle ore 19.00 con un talk dal titolo “L’evoluzione del sistema dei beni confiscati alla mafia”, moderato dalla giornalista Rossana Titone e da Livio Marrocco, presidente della Fondazione Nova Civitas. Interverranno il giudice Giancarlo Caruso (presidente ANM Trapani), il sindaco di Castelvetrano Giovanni Lentini, l’amministratore giudiziario Rosario Candela e Bartolo Giglio, presidente di Alphaomega. 

Un confronto a più voci per affrontare uno dei temi chiave nella lotta alla criminalità organizzata: la gestione dei beni sottratti alla mafia e la loro restituzione alla collettività. Un terreno spesso complesso, ma strategico per spezzare il potere economico mafioso. Alle 21.00 sarà il teatro a prendere la scena con “Ora Qui è Luce”, monologo tratto dal diario di Rita Atria e dal suo intenso legame con Paolo Borsellino. Un testo affidato alla compagnia teatrale Skenè che promette un momento di forte impatto emotivo. Il festival si concluderà sabato 19 luglio alle 21.30 con il concerto di chitarra classica del Maestro Claudio Terzo, che chiuderà la manifestazione con un tributo in musica, in un’atmosfera raccolta e carica di significato. 

Due giorni per ricordare, ma anche per interrogarsi, riflettere, rinnovare un impegno civile che non può esaurirsi nella commemorazione. A distanza di 32 anni dalla strage di via D’Amelio, il nome di Paolo Borsellino continua a rappresentare un riferimento morale per chi crede in una Sicilia diversa, fondata su giustizia, verità e partecipazione.