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15/07/2025 06:00:00

Ecco dove si trova l'antica "Porticella" e che fine hanno fatto gli Arazzi di Marsala

Che fine ha fatto l’antica “Porticella” di Marsala, quella più piccolina che chiudeva la città nella zona Nord, dove si trova oggi piazza Marconi, e che fine hanno fatto gli storici Arazzi dopo il loro restauro?

 

Ecco, la porta l’abbiamo vista: potete vedere le foto allegate e il reel qui sotto. I blocchi che la compongono si trovano al Parco Archeologico di Lilybeo Marsala, a qualche decina di metri dall’ingresso del Museo Baglio Anselmi.

Si trovano lì da alcuni anni, da quando, sotto l’amministrazione di Alberto Di Girolamo, si decise di acquistare quei blocchi, nonostante non ci sia mai stata la certezza assoluta che fossero davvero quelli dell’antica porta marsalese.

 

 

Per saperne di più e per mettere assieme il puzzle recente riguardo alla “Porticella”, ne abbiamo parlato con chi se n’è occupato sin dall’inizio ed è stato anche membro della commissione esaminatrice della “Porticella”: l’ex assessore della giunta Grillo, Arturo Galfano.

 

“La questione riguardante l’antica Porticella è uno dei primi motivi – ci dice amaramente Galfano – per cui non sono stato più assessore della giunta Grillo. Io sono stato membro della commissione di valutazione della ‘porta’, assieme all’architetto Benedetto Musillami, all’architetto Enrico Caruso, agli storici Giovanni Alagna, Michele Fabrizio Sala e Giovan Battista Angileri, all’architetto Gaspare Bianco, dirigente della Curia vescovile, e all’allora segretario comunale, il compianto Bernardo Triolo.
Abbiamo, dopo i necessari approfondimenti, valutato il prezzo del manufatto in trentamila euro".
 

"In seguito, grazie all’impegno dell’allora sindaco Alberto Di Girolamo, abbiamo comprato i resti dell’antica porta per ventimila euro. Quando, nel 2020, diventai assessore con Grillo, con l’ufficio tecnico si preparò il progetto per la ricollocazione della porta - continua Galfano -. La spesa necessaria per i lavori era di circa 40 mila euro e il progetto ha anche ricevuto il via libera dalla Soprintendenza ai Beni Culturali di Trapani. Con il collega assessore Peppe D’Alessandro e il direttore di ragioneria siamo riusciti a trovare i fondi per quell’opera di riqualificazione della piazza e di installazione dell’antica porta. In quel periodo eravamo in piena pandemia, io avevo il Covid, e proprio in quelle giornate mi avvisarono che il sindaco Grillo aveva spostato i soldi destinati ai lavori per la ricostituzione della Porticella per rifare un marciapiede in via dei Mille.
Da quel momento, si è fermato tutto, i rapporti con il sindaco Grillo non sono più stati buoni, e mi dispiace di non aver potuto portare a termine quel lavoro e quel progetto.
Adesso mi giunge voce che c’è la volontà, da parte del sindaco - conclude  Galfano - di voler portare a compimento il progetto. Lo spero. Attendiamo di vedere cosa accadrà nel prossimo futuro.”

 

 

La storia in sintesi della Porticella
Smontata nel 1892, i blocchi sono stati per anni in un terreno di Mazara, appartenente a un ex sindaco di Marsala. Negli anni ’60 sono stati comprati per 100.000 lire da un privato, il signor Terranova.
Prima per volontà dell’ex sindaco Adamo e poi con l’amministrazione Di Girolamo, si procede alla valutazione dei blocchi di calcarenite. Pur senza certezza assoluta che siano davvero i blocchi dell’antica porta di Marsala, il Comune di Marsala li ha comprati per ventimila euro.
Con l’ex assessore ai Beni Culturali Arturo Galfano era stato fatto un progetto per l’installazione in Piazza Marconi. I 40 mila euro previsti per i lavori sono stati spostati dall’amministrazione Grillo su altro, e da allora i blocchi sono lì, a terra, al Parco Archeologico, in attesa di essere ricomposti...

 

 

 

 

 

 

 

 

Che fine hanno fatto gli Arazzi di Marsala?
Anche riguardo alla sorte degli arazzi di Marsala, abbiamo chiesto informazioni all’ex assessore Galfano, che ci ha detto che, dopo il restauro completato a Palermo, gli Arazzi si trovano da oltre due anni al primo piano della Chiesa Madre di Marsala, ma sono avvolti in delle casse di legno e non sono esposti.

 

Incentivi per il restauro degli Arazzi di Marsala: la Regione approva lo stanziamento
La Regione Siciliana ha approvato lo stanziamento di oltre 29 mila euro destinati agli incentivi tecnici per il personale coinvolto nei lavori di manutenzione straordinaria degli arazzi fiamminghi del Museo degli Arazzi - Museo Diocesano della Chiesa Madre di Marsala (TP).
L’intervento, inserito nel più ampio progetto di valorizzazione del complesso della Chiesa del Collegio, è finanziato con fondi FSC 2014–2020 nell’ambito del “Patto per la Sicilia”, confluiti nel Piano Sviluppo e Coesione regionale.

Il provvedimento è stato emanato dal Dipartimento dei Beni Culturali e dell’Identità Siciliana, e riguarda la corresponsione degli incentivi previsti per le funzioni tecniche svolte dal personale della Soprintendenza di Trapani.
Tra i beneficiari figurano architetti, funzionari tecnici e amministrativi coinvolti nelle diverse fasi dell’intervento, coordinati dal RUP, architetto Roberto Monticciolo.

Insomma, ci sono stati i pagamenti per coloro che hanno lavorato alla manutenzione degli Arazzi, ma questo patrimonio artistico ancora non è possibile apprezzare da nessuna parte.

 

Il restauro degli arazzi si inserisce, infatti, all'interno di un progetto finalizzato al recupero e alla valorizzazione del patrimonio storico e culturale legato alla Chiesa del Collegio dei Gesuiti di Marsala.
L’obiettivo è quello di trasformare l’edificio in un Museo degli Arazzi e del patrimonio tessile della Chiesa Madre.  Il progetto prevedeva il completamento del restauro degli ambienti e l’allestimento di una sala museale che ospiterà, oltre agli otto arazzi, anche una selezione di antichi paramenti sacri, dieci dei quali saranno sottoposti a interventi conservativi. Ad oggi, come detto, gli arazzi restaurati attendono che la Chiesa del Collegio dei Gesuiti possa finalmente ospitarli. Quest’ultima è ancora in attesa del collaudo, e ciò sta ritardando di fatto l’avvio del nuovo percorso museale.