330 mila euro, due rate, zero titoli. Finisce così, almeno per ora, il corteggiamento serrato di Valerio Antonini all’Acireale Calcio. L’imprenditore romano, già patron del Trapani ha ricevuto un secco “no” dal presidente granata Giovanni Di Mauro. E, come da copione, ha reagito con un post su X, pubblicando l’offerta integrale e denunciando il rischio di “una città tenuta in ostaggio”.
Per Antonini, quella rifiutata era un’offerta seria. Per Di Mauro, era irricevibile. Per gli osservatori, l’ennesimo esempio di due narrazioni parallele e inconciliabili.
La proposta di Antonini: 330 mila euro (debiti inclusi)
Nel documento pubblicato sui social, Antonini elenca con precisione le condizioni dell’operazione: 330 mila euro per l’intero pacchetto azionario dell’Acireale 1946 SSD, di cui 165 mila subito e il resto entro il 20 agosto. Offerta vincolata fino al 19 luglio, con clausole su debiti non superiori a 500 mila euro. In caso contrario, sarebbe saltato tutto.
Un’operazione che Antonini definisce limpida, concreta, inevitabile. Ma Di Mauro non l’ha pensata allo stesso modo.
La risposta: “Inadeguata e non tutelante”
Il presidente granata ha preferito dire no, spiegando che l’offerta non garantiva un futuro solido al club e alla città. “L’Acireale non è una pedina di mercato. È storia, identità e orgoglio del territorio”, ha dichiarato. Una frase che suona come una dichiarazione d’indipendenza calcistica e culturale.
E infatti, il club ha completato l’iscrizione alla prossima Serie D e ha confermato la volontà di proseguire il progetto sportivo in autonomia. L’Acireale resta così nelle mani siciliane di Di Mauro, almeno per ora.
Caos sotto casa: fumogeni, immondizia e rabbia
Ma la vicenda ha avuto anche un inquietante strascico. La sera del 17 luglio, sotto casa di Giovanni Di Mauro si è radunato un gruppo di circa venti persone, volti coperti, intenti a protestare contro la mancata cessione della società. Fumogeni, bombe carta, perfino immondizia lanciata nel cortile. Un blitz che ha richiesto l’intervento dei carabinieri e che ha aperto un’indagine per identificare i responsabili.
Scene che nulla hanno a che fare con la passione sportiva. E che dimostrano quanto la tensione intorno al futuro dell’Acireale sia ormai ben oltre le righe. Antonini ha condannato gli episodi di violenza ed espresso solidarietà a Di Mauro.