Dal 30 luglio al 13 agosto 2025, il Polo Museale Antonio Cordici di Erice ospiterà la mostra “La Particella di Dio” dell’artista Giko, un evento che unisce scienza e arte in un dialogo suggestivo e profondo.
L’inaugurazione si terrà il 30 luglio alle ore 18:00, con il patrocinio del Comune di Erice.
Il percorso espositivo di Giko, artista di fama internazionale, affronta il tema della connessione tra la materia e l’assoluto, tra l’infinitamente piccolo e l’infinitamente grande. Le opere dell’artista, che si avvalgono di un uso sapiente dei colori, invitano il pubblico a riflettere sulla complessità dell’universo e sulla perenne ricerca di significato che caratterizza l’essere umano.
La mostra si presenta come un’esperienza immersiva, dove il colore e le forme diventano un mezzo per esplorare il mistero della vita, della sua creazione e della sua dissoluzione. In particolare, Giko lavora sulla rappresentazione della nascita e della morte, su un flusso continuo di forme che si generano e si distruggono in un ciclo infinito, riflettendo così il concetto di rinascita e disgregazione. Un tema che si lega alla grandezza della fisica, e in particolare alla teoria del bosone di Higgs, tanto che la mostra celebra proprio la figura del fisico che ha teorizzato la particella fondamentale che porta il suo nome.
“La Particella di Dio” nasce come progetto multimediale, ed è stata presentata per la prima volta nel 2015 all’Istituto Italiano di Cultura di Bucarest, sotto forma di installazione in policarbonato retroilluminato e video art. L’opera ha poi fatto tappa al MACA di Alcamo, dove sono stati esposti lavori pittorici inediti, ancora una volta omaggiando la figura di Peter Higgs. La scelta di Erice come sede di questa mostra non è casuale. La città è infatti simbolo di un incontro tra cultura scientifica e umanistica, grazie anche alla storica presenza del Centro di Cultura Scientifica “Ettore Majorana”, fondato dal fisico siciliano Antonino Zichichi.
Erice diventa così il luogo ideale per un'esposizione che intreccia riflessioni scientifiche e spirituali, con l’intento di stimolare una visione onirica e universale del cosmo. Con questa mostra, Giko propone una riflessione sull’“unità nella diversità”, esprimendo come, nonostante le infinite differenze, tutto è in connessione, in un continuum che abbraccia il principio di creazione e di dissoluzione, un ciclo perpetuo che permea la nostra esistenza.