La provincia di Trapani torna a fare i conti con l’incubo degli incendi. È stata una domenica lunga e difficile quella appena trascorsa, con diversi roghi che hanno interessato il territorio, da Erice a Castelluzzo fino a Custonaci.
Le fiamme sono divampate nel pomeriggio di ieri sul Monte Palatimone, nei pressi di Castelluzzo, tra San Vito Lo Capo e Custonaci. L’incendio si è propagato rapidamente, minacciando un agriturismo e alcune costruzioni rurali. Per ore i vigili del fuoco sono stati impegnati nel contenimento dell’incendio, con operazioni complesse a causa del vento e dell’orografia della zona.
Un secondo fronte si è aperto in serata a Custonaci, dove un altro rogo ha richiesto l’intervento dei pompieri.
Ma è durante la notte che la situazione si è fatta ancora più delicata. Un nuovo incendio è scoppiato sul versante nord di Erice, quello che guarda su Bonagia. La lingua di fuoco è scesa pericolosamente verso valle. Il Corpo Forestale è intervenuto immediatamente, supportato da squadre di volontari di SoS Valderice e protezione civile.
Nonostante l’impossibilità di utilizzare mezzi aerei nelle ore notturne, il rogo è stato rapidamente contenuto, grazie alla prontezza e alla collaborazione delle forze in campo. Alle 01:30 l’incendio era in fase di bonifica e sotto controllo, anche se è restato alto il rischio di ripresa.
L’allerta resta massima. Oggi, lunedì 21 luglio, la Protezione civile regionale ha diramato un nuovo avviso di allerta rossa per rischio incendi in quattro province siciliane: Caltanissetta, Catania, Enna e Messina. Le temperature elevate, unite ai venti meridionali, rendono il contesto altamente infiammabile.
Anche se Trapani non è formalmente in zona rossa, la situazione delle ultime ore dimostra come l’intero territorio siciliano sia esposto a un pericolo concreto e crescente. Un rischio amplificato dai cambiamenti climatici e dall’assenza di piogge, che rendono la vegetazione estremamente secca e vulnerabile.