La Sicilia è tra le regioni che riescono meglio a trattenere i propri studenti. Secondo uno studio di Talents Venture, negli ultimi dieci anni la quota di immatricolati che scelgono di studiare nell’Isola è salita dal 73% all’81%, il dato più alto tra le regioni del Sud.
Una tendenza cominciata negli anni del Covid e consolidata negli ultimi anni, anche a causa del forte aumento del costo della vita – soprattutto degli affitti – nelle grandi città del Nord. Sempre più giovani scelgono quindi l’ateneo più vicino, magari restando nella propria provincia.
In questo contesto, anche Trapani sta facendo la sua parte. Il polo universitario trapanese – che fa parte dell’Università di Palermo – negli ultimi anni ha ampliato l’offerta formativa e ha registrato una crescita nel numero di studenti iscritti, diventando un punto di riferimento per molti giovani del territorio.
Nonostante questo, lo studio segnala il calo di alcuni storici flussi di mobilità, come quello degli studenti che dalla provincia di Trapani si iscrivevano all’Università di Pisa: erano oltre 100 dieci anni fa, oggi sono poco più di 30. Ma questo non va letto come un dato negativo, anzi: può indicare che più studenti scelgono di restare in Sicilia e frequentare realtà più vicine e oggi più strutturate, come appunto il polo trapanese.
Il report evidenzia anche che le regioni che riescono ad attrarre o trattenere giovani universitari sono quelle che offrono costi di vita accessibili (soprattutto per affitti e trasporti), servizi pubblici funzionanti, opportunità professionali concrete dopo la laurea.