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23/07/2025 02:08:00

  • Le scritte a Marsala e il peso delle parole sul conflitto israelo-palestinese

Nei giorni scorsi sulla via Trapani a Marsala, sono apparse due scritte: " Israele Maledetto" e "non essere la ragione per uccidere bambini innocenti". Riportate su un social i commenti si sono sprecati, uno in particolare ha suscitato l'idea per una riflessione ed è questo: "Ci si concentra sull'effetto e si ignora ancora una volta la causa che ha scatenato tutto questo, cioè Hamas una nota organizzazione terroristica che il 07 Ottobre ha aggredito Israele sequestrato, stuprato ed ucciso 1.200 persone inermi ed ha come obiettivo unico la distruzione dello Stato di Israele". Il gesto delle scritte è senza se e ma da biasimare, poi è controproducente anche per la stessa causa palestinese.

 

 Assodato che Hamas siano dei terroristi, che meritano il carcere a vita, non si possono negare i crimini di guerra in corso come evidenziato anche dalla Corte penale internazionale che ha emesso mandati d’arresto per Netanyahu e Gallant ministro della Difesa d'Israele per due anni fino al novembre dell'anno scorso, commessi dal governo israeliano. Rispetto all'idea che tutto sia iniziato il 7 ottobre di due anni fa è indubbiamente una fallacia. Senza ricorrere alla narrazione biblica, ma storicamente gli ebrei non furono i primi abitanti della Palestina, ma ci sono prove archeologiche di presenza nella preistoria della cultura natufiana, poi l'arrivo dei cananeei popolo di origine semitica, ma dagli israeliti cacciati,dopo la distruzione del regno di Giuda -586 a.C.- avvenne la "cattività babilonese", a riportare in Palestina gli ebrei furono i persiani di fede islamica, e la religione è fondamentale nella comprensione del perenne conflitto. Nel secolo scorso dopo la barbarie della shoah, probabilmente per riparare all'orrore fu redatto il Piano di partizione della Palestina creando lo stato d'Israele in applicazione della soluzione, ad oggi fallimentare, "due popoli due Stati". Molti analisti di geopolitica sostengono che Hamas sia stata tollerata da Israele in quanto il partito politico era antagonista dell'Olp ,presente in Cisgiordania, ritenuta il principale nemico da Tel Aviv.

 

 La vicenda è molto complessa e non si può ridurre al 7 ottobre anche perché dal quel momento Israele, nazione democratica, per annientare il braccio armato di Hamas ha cagionato 58mila morti, 18mila sono bambini e bambine -fonte The Lancet rivista scientifica britannica-, a Gaza è in atto una catastrofe umanitaria, migliaia di civili, sotto le bombe, allo stremo senza acqua, cibo, elettricità e carburante, e questa è a causa del governo israeliano.

 

Vittorio Alfieri