Il 2 agosto di 45 anni fa alla stazione di Bologna alle ore 10.25, era un sabato come quest'anno, un ordigno posto nella sala d'aspetto di seconda classe, esplose provocando una strage nella quale morirono 85 persone,oltre 200 furono i feriti. Fu il più grave attentato terroristico commesso nel Paese nel secondo dopoguerra, indicato anche come "atto" ultimo e supremo della strategia della tensione, che per 20anni terrorizzò la nazione.
Condannati per il fatto con sentenza passata in giudicato nel 1995 Giusva Fioravanti e Francesca Mambro, esponenti neofascisti dei Nuclei Armati Rivoluzionari. Colpevoli di depistaggio Licio Gelli, il faccendiere Francesco Pazienza e gli ufficiali del Servizio per le Informazioni e la Sicurezza Militare Italiana -SISMI- Pietro Musumeci e Giuseppe Belmonte. Nel 2007 la Corte di Cassazione confermò in via definitiva la condanna a trenta anni di reclusione per Luigi Ciavardini come esecutore materiale della strage, all'epoca minorenne, con un passato nel Fronte della Gioventù organizzazione giovanile del Movimento Sociale Italiano. A gennaio di quest'anno è diventato definitivo l'ergastolo nei confronti dell’ex NAR Gilberto Cavallini, accusato di concorso nel reato di strage.Sei mesi dopo idem per Paolo Bellini ex esponente di Avanguardia Nazionale altra organizzazione neofascista, riconosciuto colpevole come esecutore materiale della strage, e un altro rappresentante delle istituzioni l'ex capitano dei Carabinieri Piergiorgio Segatel condannato a 6 anni per depistaggio, a conferma di un coinvolgimento di apparati deviati dello Stato.
La ferita nella città felsinea è ancora aperta, come è stato ribadito dal presidente dell'Associazione Familiari delle Vittime Paolo Bolognesi che ha dichiarato dopo queste sentenze: "C'è una sfilza di terroristi che arrivano tutti dall’Msi, chi proteggeva Bellini erano senatori del Msi, e la presidente del Consiglio comunque rivendica la sua formazione politica in quel partito", aggiungendo che " Bellini ha dichiarato più volte, senza essere mai smentito, che era infiltrato in Avanguardia Nazionale per conto di Giorgio Almirante -allora segretario del Msi-", infine "se leggessero le sentenze dovrebbero ammettere che alcune persone del loro ex partito hanno avuto un passato di un certo tipo e che sono in sintonia con il mondo delle stragi". E non va dimenticato che nel novembre scorso fu concesso a Casapound partito neofascista, di manifestare a piazza XX Settembre a poche centinaia di metri dalla stazione e conoscendo l'anima dell'urbe si era opposto alla decisione anche il sindaco Lepore. La stazione di Bologna è un luogo sacro per la memoria italica e non deve essere oltraggiata ulteriormente.
Vittorio Alfieri