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04/08/2025 14:00:00

Incendi in Sicilia, Ciminnisi (M5S): "Schifani chiarisca dove volavano i Canadair di Birgi"

 Il Movimento 5 Stelle continua a sollevare dubbi sull'efficacia della risposta istituzionale agli incendi che hanno devastato le riserve naturali dello Zingaro e di Monte Cofano a fine luglio. A lanciare l'accusa è la deputata regionale Cristina Ciminnisi, che, attraverso una dura dichiarazione, attacca il governo Schifani e la gestione degli interventi di emergenza.

 

Il caso dei Canadair

Secondo Ciminnisi, l’intervento tempestivo promesso dalle istituzioni è stato una promessa vuota. "I Canadair di base a Birgi, in provincia di Trapani, avrebbero potuto decollare e intervenire immediatamente per limitare i danni alla riserva dello Zingaro. Invece, erano impegnati altrove. Dalle tracce di volo disponibili su Flightradar.com, emerge che, proprio mentre la riserva andava in fumo, il Canadair era diretto verso Comiso e poi sul MUOS di Niscemi, a centinaia di chilometri di distanza dal cuore dell’incendio," ha dichiarato la deputata, evidenziando come il mezzo aereo fosse stato deviato verso altre zone, mentre l’emergenza a Zingaro e Cofano era in corso.

L’esponente del M5S non risparmia critiche nemmeno alla gestione della protezione civile regionale. “Il capo della protezione civile, Ingegnere Cocina, ha il coraggio di affermare che l’intervento è stato ‘organizzato in modo adeguato’. Ma la verità è che il disastro è avvenuto: lo Zingaro è bruciato. Dove sono stati i Canadair quando servivano davvero? La storia che ci raccontano non regge," ha dichiarato Ciminnisi, lasciando intendere che, se i mezzi aerei fossero stati impiegati correttamente, i danni sarebbero stati molto più contenuti.

 

La critica al Governo Regionale

L'accusa nei confronti del governo di Schifani non si limita alla gestione operativa, ma riguarda anche la scarsa trasparenza sulle priorità operative. Ciminnisi punta il dito contro la gestione della centrale operativa regionale, recentemente inaugurata dal presidente Schifani. "Una centrale operativa che, a quanto pare, non è stata in grado di coordinare efficacemente gli interventi, mentre due delle riserve naturali più importanti della Sicilia venivano distrutte dalle fiamme," ha dichiarato la deputata, chiedendo chiarezza sulla distribuzione delle risorse e sul coordinamento degli interventi aerei e terrestri.

 

La polemica sui conflitti di interesse

Un tema che emerge dalle dichiarazioni di Ciminnisi è quello del conflitto di interesse tra la protezione delle risorse naturali e la sicurezza delle basi militari. In particolare, l’esponente del M5S suggerisce che la priorità accordata alla protezione delle strutture militari – come il MUOS di Niscemi – possa aver avuto un impatto negativo sulla gestione degli incendi. "Se è vero che le basi militari sono state protette a discapito delle nostre riserve naturali, allora il governo regionale deve farsi carico di questa responsabilità. Bisogna proteggere tanto le basi quanto il nostro patrimonio ambientale," ha sottolineato Ciminnisi.

 

In risposta all’emergenza, Ciminnisi ha annunciato l’intenzione di presentare un’interrogazione urgente e un accesso agli atti per fare luce su quanto accaduto nei giorni cruciali del 25 e 26 luglio, quando i roghi hanno devastato le riserve naturali siciliane. L’obiettivo, secondo la deputata, è ottenere tutte le informazioni necessarie per capire come e perché i Canadair non siano stati utilizzati in modo tempestivo e appropriato. La deputata conclude con una dura riflessione: "I venti di guerra fanno più danno del vento di Scirocco. La Sicilia ha bisogno di un governo che metta al primo posto la sicurezza del territorio e delle persone, non la protezione di interessi strategici militari."