Dopo l'incendio devastante che il 25 luglio scorso ha colpito la Riserva naturale dello Zingaro, i sindaci di Castellammare del Golfo e San Vito Lo Capo, Giuseppe Fausto e Francesco La Sala, hanno lanciato un appello all’assessore regionale all’agricoltura Salvatore Barbagallo, chiedendo una riapertura parziale dell’area protetta.
La richiesta riguarda esclusivamente i sentieri costieri che conducono alle prime due calette della riserva: Cala Capreria, che si affaccia sul versante di Scopello, e Cala Uzzo, dal lato di San Vito Lo Capo. Un provvedimento che, secondo i sindaci, potrebbe bilanciare la salvaguardia ambientale con le necessità economiche delle comunità locali.
In una nota congiunta, Fausto e La Sala hanno espresso il loro "profondo sdegno" e "ferma condanna" per l'incendio, definito un "vile atto criminale" che ha danneggiato gravemente la riserva, uno dei patrimoni naturalistici più importanti della Sicilia. «Gestire un simile scempio è un'offesa alla dignità delle nostre comunità e causa danni incalcolabili alla biodiversità e all’identità culturale del nostro territorio», hanno dichiarato i due sindaci.
Tuttavia, sebbene la necessità di proteggere la natura resti una priorità, i sindaci non nascondono la preoccupazione per le conseguenze economiche della chiusura totale della riserva, specialmente durante il mese di agosto, periodo di massima affluenza turistica. Il turismo, infatti, rappresenta una delle risorse principali per le economie locali, e la Riserva dello Zingaro è una delle principali attrazioni naturali per i visitatori.
«Oltre il 40% degli ingressi annuali avviene proprio ad agosto», hanno spiegato i due amministratori, sottolineando come la chiusura completa della riserva potrebbe aggravare ulteriormente la situazione economica già fragile, con pesanti ricadute sul settore turistico e commerciale. «Molte strutture ricettive e attività turistiche hanno già registrato numerose disdette nelle ultime ore, mettendo a rischio il sostentamento di molte famiglie», hanno aggiunto Fausto e La Sala.
Per questo, i sindaci hanno chiesto un intervento urgente per riaprire parzialmente la riserva, in modo da garantire la sicurezza dei visitatori e al contempo permettere agli operatori economici di riprendersi dalla crisi. La proposta consiste nel consentire l'accesso esclusivo alle due calette di Cala Capreria e Cala Uzzo, mantenendo un controllo rigoroso sugli ingressi per evitare ulteriori danni all’ambiente.
«Questa misura permetterebbe di tutelare la nostra biodiversità, ma anche di rispondere alle esigenze economiche del territorio, che vive principalmente di turismo sostenibile», hanno concluso i sindaci nella loro missiva. Ora, l'attesa è tutta per una risposta tempestiva da parte della Regione, per non compromettere ulteriormente la sostenibilità economica e ambientale delle due comunità coinvolte.