Due giorni dopo la violenta aggressione subita, lo chef Tonino Cognata, 49 anni, di Campobello di Mazara, rompe il silenzio e sorprende tutti: “Ho vissuto sulla mia pelle la gravità di cosa è successo, ma se chi si è reso responsabile di tutto ciò vuole farmi delle scuse sincere, davanti a una stretta di mano, sono pronto a perdonarlo, perché sono un uomo che non porto rancore…”.
La vicenda è accaduta sabato sera al ristorante Camurria di Tre Fontane, frazione balneare di Campobello di Mazara, all’interno di un bene confiscato. Cognata, chiamato dai titolari per dare supporto in cucina durante un banchetto, stava lavorando quando è stato raggiunto da un gruppo di uomini a volto scoperto.
Secondo quanto ricostruito, l’episodio sarebbe legato a una discussione avvenuta poche ore prima con un pizzaiolo. “In alcuni momenti, coi colpi che mi davano, ho pensato di non farcela – racconta lo chef – ma dovevo difendermi e, nonostante questo, loro continuavano a colpirmi”.
Trasportato al pronto soccorso dell’ospedale di Castelvetrano, Cognata ha riportato contusioni su tutto il corpo e ferite suturate: per lui 15 giorni di prognosi.
Sull’episodio indagano i carabinieri. In caserma, a Campobello, sono già state ascoltate diverse persone e acquisite le immagini delle telecamere del locale, nel tentativo di identificare gli aggressori.
Intanto dal ristorante Camurria arriva un messaggio di solidarietà: “Siamo davvero molto scossi per quel che è successo, esprimiamo la nostra vicinanza a Tonino Cognata”, dichiara la titolare Linda Bertolino.