Venerdì 15 agosto, alle 21:30, il Tempio di Calatafimi Segesta farà da cornice al concerto “Subversion” di Petra Magoni e Arkè String Quartet, appuntamento di punta del Segesta Teatro Festival 2025, diretto da Claudio Collovà.
Il progetto, concepito come un atto artistico di rottura, punta a scuotere coscienze e a sfidare visioni del mondo irrigidite da pregiudizi e schemi ideologici.
Sul palco, la voce intensa e poliedrica di Magoni si intreccerà alle sonorità raffinate del quartetto d’archi formato da Carlo Cantini (violino), Valentino Corvino (violino, oud, elettronica), Matteo Del Soldà (viola) e Stefano Dall’Ora (contrabbasso). Il repertorio sarà un viaggio tra generi e epoche: dai Beatles a John Lennon, dai Rolling Stones a Mozart, passando per John Cage, Frank Zappa, Boris Vian, Ennio Morricone, Fabrizio De André, Franco Battiato, Giorgio Gaber, Nina Simone, David Bowie e i Pink Floyd. Un mosaico musicale che unisce il rock, la musica colta, l’avanguardia e la canzone d’autore, sostenuto da una forte identità interpretativa. Petra Magoni, tra le voci più originali e riconoscibili della scena italiana, vanta una carriera internazionale e collaborazioni con artisti come Al Jarreau, Paolo Fresu, Morgan e Mario Biondi. L’Arkè String Quartet, formazione eclettica capace di muoversi con agilità tra jazz, musica classica, pop e sperimentazione, è attivo da oltre trent’anni e ha suonato con nomi come Stefano Bollani, Antonella Ruggiero e Trilok Gurtu.