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12/08/2025 18:26:00

Legambiente Sicilia: «No alla riapertura dello Zingaro dopo l’incendio»

Legambiente Sicilia boccia senza mezzi termini la proposta dei Comuni di Castellammare del Golfo e San Vito Lo Capo di riaprire la Riserva Naturale dello Zingaro, devastata dal violentissimo incendio del 25 e 26 luglio.
«È una scelta scellerata – afferma l’associazione – che ignora i motivi ambientali, culturali e gestionali che rendono impossibile la fruizione in questo momento».

Un paesaggio ridotto in cenere

Secondo Legambiente, lo Zingaro, come Monte Cofano, la Sughereta di Niscemi e altre riserve siciliane colpite dalle fiamme, è oggi il luogo di una vera e propria strage naturale: flora e vegetazione completamente distrutte, fauna decimata, strutture e sentieri per la fruizione turistica resi inutilizzabili.
«La fruizione nelle riserve è pensata per l’osservazione e la divulgazione delle bellezze naturali. La balneazione è solo un’attività secondaria. Andare oggi a fare il bagno allo Zingaro, in un contesto privo di vegetazione e habitat per la fauna, è assurdo e offensivo», spiega Legambiente.

Rischi per la sicurezza e dissesto idrogeologico

Oltre al danno ambientale, c’è quello per la sicurezza. Gli incendi hanno aggravato il dissesto idrogeologico e aumentato il rischio di caduta massi. Le spiagge della riserva – situate alla base di versanti in dissesto – sono già classificate dal Piano di Assetto Idrogeologico della Regione Siciliana a pericolosità “molto elevata” o “elevata”.

«Prima il recupero, poi la fruizione»

Per l’associazione, prima di pensare a riaprire occorre quantificare i danni e definire un piano di interventi per il recupero ambientale e strutturale. «Come nessuno aprirebbe un museo devastato da un incendio per mostrare opere d’arte carbonizzate – osserva Legambiente – così è impensabile riaprire una riserva naturale che offre solo cenere e resti di fauna bruciata».

Solidarietà a dirigenti e lavoratori delle riserve

Legambiente Sicilia esprime infine «piena solidarietà alla dirigenza e ai lavoratori delle riserve naturali siciliane colpite da incendi criminali e sconsiderati, che hanno causato danni irreparabili a intere comunità».



Native | 01/10/2025
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