La giunta comunale di Trapani, guidata dal sindaco Giacomo Tranchida, prova a raffreddare il clima rovente attorno alla querelle sul Palashark. In una seduta informale, alla presenza dei rappresentanti della maggioranza e del presidente del Consiglio comunale, l’esecutivo ha ribadito “con convinzione” che i colori granata hanno “diritto di cittadinanza sportiva” all’interno del Pala Daidone.
Un messaggio chiaro, che arriva dopo ore di scontri pubblici e accuse reciproche fra il sindaco e Valerio Antonini, patron della Trapani Shark, sulla gestione dell’impianto e sulla validità della convenzione firmata nel 2023.
Il Comune guarda ora al prossimo passaggio ufficiale: il tavolo tecnico aggiornato al 19 agosto, che – si auspica – possa “meglio definire le procedure giuridico-amministrative” per trovare, “anche in maniera transattiva”, una soluzione che garantisca alla squadra la permanenza nella sua casa sportiva, “sostenuta dal calore e dalla passione del pubblico trapanese”.
La nota dell’amministrazione è anche un invito a entrambe le parti a fermare l’escalation verbale: “Non fare scelte affrettate, moderare i toni, smorzare le polemiche e non alimentare tensioni che non fanno altro che turbare l’opinione pubblica e alimentare ansie tra tifosi e abbonati”.
Un appello alla distensione, insomma, in una vicenda che da tecnica si è fatta politica, e che rischia di avere ricadute pesanti anche sull’imminente debutto degli Shark in Serie A.