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16/08/2025 00:20:00

Nel Mediterraneo è una strage senza fine

È una strage senza fine. Alla stregua delle guerre in Ucraina e nella Striscia di Gaza o quelle civile in Siria o Sud Sudan, quest'ultimo stato dell'Africa nel quale il nostro concittadino marsalese l'ingegnere informatico e teologo Mario Pellegrino, padre comboniano, svolge il suo magistero. La carneficina a cui ci si riferisce sono le morti nel mediterraneo centrale degli emigranti. La cronaca di questi giorni racconta che a circa 14 miglia dall’isola di Lampedusa, due imbarcazioni cariche di emigranti si sono capovolte: 27 i corpi già recuperati, tra cui quelli di tre adolescenti, almeno una decina i dispersi e 60 le persone tratte in salvo. È partito il solito, stucchevole, bailamme tra i politici. Si riporta la dichiarazione della Presidente del Consiglio dei ministri e basta questa per rammentare la postura della maggioranza parlamentare, perché quella dei cittadini che si sono recati al voto nel 2022 hanno dato un consenso diverso da quello dell'esecutivo attuale è superiore di 1,4 milioni di persone,ma nella sede istituzionale è in minoranza, e afferma: "Che la tragedia di oggi sia avvenuta nonostante un dispositivo internazionale pronto e operativo ci avverte che il doveroso intervento di soccorso non è una misura sufficiente e, soprattutto, non risolve le cause del drammatico problema", aggiungendo "quando si consuma una tragedia come quella di oggi, con la morte di decine di persone nelle acque del Mediterraneo, sorge in tutti noi un forte sentimento di sgomento e compassione. E ci troviamo a misurare l'inumano cinismo con cui i trafficanti di esseri umani organizzano questi loschi viaggi". Tradotto non aumenteremo il pattugliamento nelle acque interessate e resteranno le regole stringenti per le Ong che se ne occupano. Ma la realtà riporta che nel 2025 gli sbarchi di queste anime disperate in Italia a decorrere dal 1 gennaio 2025 al 13 agosto 2025 sono aumente di 619 -fonte ministero degli interni- . La strategia di contenimento del fenomeno migratorio, della Meloni & Company per ora non è pagante,d'umanità neanche a parlarne e i numeri lo confermano. Fortunatamente bagliori di umana solidarietà si sono visti a Trapani, al molto Ronciglio il pomeriggio del 13 agosto allorquando è stata accolta l'Aurora, nave della ONG tedesca Sea Watch, con a bordo 38 migranti soccorsi la notte precedente. Tra loro, donne, uomini e bambini. C'erano due minori non accompagnati e tre infanti di 2 anni,4 anni e appena 10 mesi, provenienti dal Sudan. Gli attivisti presenti dell’associazione Mediterranea Saving Humans hanno esposto cartelli con le scritte "Welcome to Europe" e "No one is illegal", facendo presente che altrove il mare ha restituito corpi, di una strage senza fine.

Vittorio Alfieri