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21/08/2025 09:00:00

I viticoltori trapanesi lasciati soli tra silenzi e calamità, l'allarme dei "Guardiani"

Non è fatta di virus né di ricoveri, ma rischia di lasciare dietro di sé campagne svuotate e cantine chiuse. È la “pandemia dell’abbandono” che, secondo l’associazione I Guardiani del Territorio, sta colpendo i viticoltori della Sicilia occidentale.

 

Gli agricoltori devono affrontare una stagione durissima, segnata da piogge torrenziali, venti distruttivi e lunghi periodi di siccità. A questa emergenza climatica si aggiunge – denunciano – il silenzio delle istituzioni, accusate di non saper o non voler intervenire.

 

«Non bastano più slogan sull’agricoltura di qualità né la retorica delle eccellenze – sottolinea l’associazione –. È in gioco la sopravvivenza stessa di un comparto che ha forgiato l’identità sociale, economica e culturale della nostra terra».

 

In questo scenario, i Guardiani del Territorio indicano come unica presenza costante e vicina quella del vescovo Angelo Giurdanella, che si è schierato al fianco dei viticoltori ascoltandone le difficoltà e offrendo sostegno concreto. La sua voce, scrivono, «non è retorica, ma richiamo alla coscienza collettiva».

 

Il rischio, avvertono, è che con i viticoltori scompaia una parte della storia e della dignità della Sicilia stessa. «Il nostro allarme resta forte – conclude l’associazione – ma senza ascolto diventa solo un grido nel vento. Ai viticoltori ribadiamo vicinanza e impegno: non possiamo limitarci a salutarli mentre assistiamo al loro tramonto».