Incrementare l’utilizzo della patente digitale in Sicilia e diffonderne la conoscenza tra i cittadini. È questo l’obiettivo della nuova campagna di sensibilizzazione avviata dall’assessore regionale alle Infrastrutture e alla mobilità, Alessandro Aricò.
«Vogliamo far conoscere ai siciliani questo strumento – ha dichiarato Aricò – che può semplificare la vita delle persone e allo stesso tempo ridurre il carico di lavoro degli uffici. Il numero di patenti smarrite o deteriorate è piuttosto alto, con conseguenti disagi per i cittadini costretti a richiederne il duplicato e per le Motorizzazioni, spesso ingolfate dalle pratiche. Con la versione digitale della patente, scaricabile sull’app IO, chi guida può lasciare a casa quella fisica, evitando rischi di smarrimento o danneggiamento».
L’assessorato regionale accompagnerà l’iniziativa con una serie di corner informativi allestiti durante le principali manifestazioni patrocinate dalla Regione Siciliana, per illustrare ai cittadini le modalità di utilizzo e i vantaggi del documento digitale.
Ad oggi, in Sicilia, solo una minima parte degli automobilisti ha scelto di scaricare la patente digitale, a fronte di un numero elevato di duplicati richiesti ogni anno. Basti pensare che la Motorizzazione di Palermo emette in media circa 100 duplicati a settimana, pari a cinquemila nell’arco di un anno, tra denunce di smarrimento e casi di deterioramento.
La patente digitale ha piena validità su tutto il territorio nazionale ed è riconosciuta dalle forze dell’ordine e dagli uffici pubblici, anche se, al momento, non può essere utilizzata all’estero. Con questa campagna di sensibilizzazione, la Regione Siciliana punta dunque a ridurre burocrazia e disagi per i cittadini, avviando un percorso che guarda con decisione alla digitalizzazione dei servizi.
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Spiagge, Savarino: "Regione vigila sul rispetto delle concessioni" - Prosegue senza sosta l’attività di controllo e vigilanza sulle concessioni demaniali marittime in Sicilia. A sottolinearlo è l’assessore regionale al Territorio e all’Ambiente, Giusi Savarino, che ribadisce la linea di fermezza contro ogni forma di abusivismo sulle spiagge dell’Isola.
«È costante l’attività di controllo e di vigilanza portata avanti, su mio impulso, dall’assessorato regionale – spiega Savarino – in sinergia con la Guardia costiera. I risultati ottenuti dimostrano l’impegno contro l’occupazione irregolare degli spazi demaniali e il recupero di ritardi storici. Fondamentali sono anche le segnalazioni che arrivano dai cittadini, sempre puntualmente verificate. A breve – annuncia – attiveremo una piattaforma sul portale del Demanio marittimo, a disposizione degli utenti».
Secondo l’assessore, l’obiettivo prioritario del governo Schifani è garantire il rispetto delle norme «a beneficio dei bagnanti e delle imprese oneste». In quest’ottica è in corso la definizione di una nuova convenzione con la Guardia costiera per potenziare i controlli: «Avrei voluto attivarla già questo inverno – precisa Savarino – ma alcuni problemi di rendicontazione hanno rallentato il percorso. Siamo però a buon punto».
Una strategia che, nelle intenzioni della Regione, mira a tutelare anche le quasi duemila imprese balneari siciliane che operano nel rispetto delle regole: «Si tratta per lo più di aziende a conduzione familiare – ricorda l’assessore – che svolgono un servizio essenziale in un comparto strategico per l’economia dell’Isola. È proprio per loro che è necessario isolare e sanzionare chi abusa delle concessioni, trasformandole di fatto in proprietà private».
Nel corso dei controlli, non sono mancati i casi di irregolarità. L’assessorato ha segnalato violazioni a Palermo (Addaura e Mondello), Donnalucata, San Vito Lo Capo e Siracusa. In alcuni casi si è trattato di stabilimenti trasformati in discoteche a cielo aperto senza autorizzazioni, in altri di occupazioni di spazi superiori a quelli concessi.
A Mondello, in particolare, l’assessore sottolinea che «solo una minima porzione di staccionata era autorizzata nell’area dell’ex spiaggia Costa Picca. Per quella parte è stato avviato l’iter di revoca, mentre la restante recinzione, compresi i tornelli, è abusiva e va immediatamente rimossa. In caso contrario scatteranno sanzioni amministrative e il procedimento di decadenza della concessione». «I controlli di sicurezza – conclude Savarino – devono essere effettuati da personale assunto appositamente, come accade in tutti gli altri lidi. Basta privilegi: con il governo Schifani le regole valgono per tutti».