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23/08/2025 06:00:00

Trapani. Oggi Antonini lancia "Futuro", il partito ad personam

 Oggi è il giorno X, nasce il movimento civico di Valerio Antonini:  “Trapani Futuro”.

 

Pubblicamente verrà presentata la squadra politica e inizierà il tesseramento.
Antonini ha detto: “Ho sentito la responsabilità di scendere in campo per due ragioni: l'amore per la mia famiglia e per questa città che mi ha reso cittadino onorario".


E’ arrivato a Trapani per fare sport, ha iniziato un percorso politico che lo vedrà in prima linea e non a bordo campo. Antonini del resto è l’unico che della squadra che ha messo su può farlo. La nota amara è che un movimento civico nasce per tracciare un percorso politico netto e chiaro, che abbia obiettivi e una progettualità che non sia contro le persone o le categorie (leggasi i giornalisti) ma per la città, quella che Antonini dice di amare più degli stessi trapanesi.
E lui, che è un imprenditore, sa che la politica non è un mestiere, dovrebbe pure dirlo a chi ha messo in squadra, è un servizio alla comunità che non dura in eterno, che si può essere apprezzati e assai criticati, non per questo ingaggiare guerre dannose socialmente.


Antonini day
“Il futuro non si aspetta, si costruisce. Trapani merita una nuova visione, fondata su impegno, competenza e responsabilità”, e qual è questa visione? Il programma è fatto in pillole: dalla riqualificazione del litorale a spazi riqualificati e accessibili, dalla valorizzazione ambientale ed economica a nuove opportunità per cittadini e turisti.

La squadra
Alcuni componenti sono stati presentati sulla pagina Facebook del movimento: Antonella Granello, che poi sarebbe la suocera di Antonini, c’è il consigliere comunale Tore Fileccia, Geremia Guercia, già Generale della Guardia di Finanza.

Cosa aspettarsi
Antonini è esuberante e anche eccentrico, non le manda a dire e (quasi) sempre cerca lo scontro. In politica non sono punti di forza ma di debolezza. La moderazione e la mediazione servono, insieme ad idee chiare, per poter creare consenso. La politica non è proprio la curva di una tifoseria e le urne non sono una domenica al campo. Non basta la buona volontà, non bastano nemmeno i soldi, servono spazi di confronto credibili e anche liberi, senza il timore di avere idee contrarie e quindi di essere insultati. La politica è costruzione di visione e progettualità e non percorso contro qualcuno. Si scende in campo per fare qualcosa di diverso, almeno provarci, non per dare lezioni di amministrazione ad altri, per punire i giornalisti, per fare crociate contro la stampa.
Antonini vuole fare il sindaco di Trapani, ed è una ambizione legittima ma non bastano i personaggi che ha vicino, servono professionisti di grande competenza e slancio. Che non si crucciano per qualche like in meno, che non cercano l’applauso a portata di telecamera, che non fanno interventi per sentirsi dire quanto si è bravi. La città, è vero, ha bisogno di un cambiamento radicale ma allo stesso tempo di non navigare sempre nel mare delle offese, illazioni e delle persecuzioni.
La politica è bellezza, non animosità. Ricerca soluzioni, costruisce ponti e non si riduce ad aggressività sterile. La dialettica è necessaria, ma deve rimanere sempre civile, rispettosa e orientata al bene comune. Finora Antonini ha trattato chiunque non la pensasse come lui come avversari, creando un precedente pericoloso.
I giornalisti sono interlocutori fondamentali, piaccia o meno vigilano sulla qualità della democrazia.