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25/08/2025 07:00:00

Trapani, dopo 17 anni sarà demolito l’immobile pericolante di vicolo Sardo

Finalmente si chiude una pagina di degrado lunga quasi vent’anni. Dopo diciassette anni di carte, diffide e ordinanze mai rispettate, il Comune di Trapani ha deciso di intervenire sul fabbricato pericolante di vicolo Sardo, all’angolo con piazza Bardai, nel cuore del centro storico. Il sindaco Giacomo Tranchida ha firmato l’ordinanza sindacale che obbliga i proprietari a demolire l’edificio entro tre giorni dalla notifica. Se non lo faranno, sarà Palazzo d’Alì a procedere, con un costo stimato intorno ai 70 mila euro, che poi verranno richiesti ai proprietari.

La vicenda parte da lontano. Nel 2008 l’allora sindaco Fazio aveva ordinato la messa in sicurezza dello stabile, ma da allora si è aperta una trafila infinita di provvedimenti, lettere e richiami rimasti lettera morta. Nel 2019 un’altra ordinanza, seguita da ulteriori solleciti fino a quest’anno, senza alcun risultato concreto. Intanto, l’immobile continuava a deteriorarsi fino a rendere necessario chiudere al traffico la strada e limitare il passaggio pedonale, creando disagi enormi ai residenti.

La svolta è arrivata il 17 agosto scorso, quando un solaio al terzo piano è crollato parzialmente. I vigili del fuoco hanno evacuato una famiglia che viveva nell’edificio confinante e transennato d’urgenza l’intera zona. Da qui la decisione drastica: abbattere lo stabile per eliminare il rischio di collasso e restituire sicurezza a una delle aree più fragili del centro storico.

«È una notizia importante, attesa da anni – ha commentato l’assessore Emanuele Barbara –. Questo palazzo sarà demolito e la zona potrà vivere una nuova primavera. Vicino ci sono altri immobili i cui proprietari vogliono investire, ma aspettavano di capire che fine avrebbe fatto questo rudere pericoloso». Barbara ha ricordato anche l’impegno personale suo e dell’assessore Virzì, oltre alle pressioni arrivate dal comitato di quartiere: «Finalmente, dopo 17 anni di burocrazia, si arriva a questo provvedimento. O saranno i proprietari a intervenire, o sarà il Comune. Ringrazio il dirigente Ignazio Bacile, che in pochi giorni è riuscito a chiudere una vicenda complessa».

Lo stabile appartiene in comproprietà alla Regione Siciliana, a Christine Monthaler e a Giovan Battista Vittorino, che adesso hanno l’obbligo di agire in solido. L’ordinanza prevede non solo la demolizione, ma anche un transennamento permanente in muratura e la rimozione dei rifiuti accumulati negli anni. In caso di mancato adempimento, scatteranno le procedure di rivalsa economica e le sanzioni penali.

Per l’assessore alla Protezione civile questa vicenda è anche un monito: «Il nostro centro storico è fragile e richiede interventi continui. Non possiamo permettere che simili situazioni restino sospese per anni. Abbiamo risolto un problema vecchissimo e adesso andremo avanti con gli altri».

Troppo spesso quell’angolo di Trapani è stato anche teatro di abbandoni di rifiuti. «Ci occupiamo regolarmente della pulizia – ha sottolineato Barbara – ma raramente la strada resta pulita per più di 24 ore».

Ora, con la demolizione imminente, l’auspicio è che l’area di vicolo Sardo smetta di essere un simbolo di incuria e torni a essere una parte viva del centro storico, anche grazie a possibili nuovi investimenti privati. Una rinascita che i residenti attendono da troppo tempo.