Ed è scontro alla Regione tra la Lega e il presidente Renato Schifani. La nomina di Annalisa Tardino a commissario dell’Autorità portuale della Sicilia occidentale finisce a carte bollate.
La Regione ha presentato un ricorso d’urgenza al Tribunale Amministrativo, che ha già fissato l’udienza per il 9 settembre, nessuna sospensione della nomina, l’Autorità portuale ha chiarito che non vi è stata alcuna interruzione o limitazione delle attività amministrative e gestionali.
Annalisa Tardino ha già avviato il proprio mandato, dichiarando di voler proseguire nel solco tracciato dal suo predecessore, Pasqualino Monti.
Il ricorso è stato presentato per la mancata concertazione con la Regione, sollevando dubbi sulle qualifiche di Tardino per il ruolo.
Gelo tra Salvini e Schifani
Dalla Lega siciliana non trapela nulla, Luca Samamartino non si esprime, contrariati invece i forzisti. Il ricorso inasprisce i rapporti interni alla coalizione siciliana ma pure romana. Un ricorso inaspettato, lo stesso Antonio Tajani ha cercato di riportar e la polemica entro i confini della competenza: “In Sicilia si è contestata non la persona scelta dal ministro e non perché leghista, ma il fatto che non abbia le competenze necessarie per un ruolo tanto delicato. Si devono ascoltare le ragioni di Schifani”. Al vicepremier ha replicato il segretario regionale della Lega, Nino Germanà: “Tajani era al corrente dei patti e la decisione di nominare Tardino viene da un tavolo nazionale. Forza Italia aveva condiviso questa scelta”. E ancora: “L’accordo degli enti portuali è che la Calabria va Forza Italia, e la Sicilia, cioè Palermo, alla Lega, perché Messina è di Fratelli d’Italia, valutando i curriculum migliori”.
A difesa della nomina ci sono i leghisti siciliani, a cominciare dall’ex deputata Eleonora Lo Curto: “Con la nomina di Annalisa Tardino al vertice dell’autorità portuale per la Sicilia occidentale, decisa dal ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini, si apre una fase nuova che sono certa potrà essere decisiva anche per la realizzazione del porto di Marsala. Ad Annalisa Tardino vanno le mie congratulazioni per il nuovo prestigioso incarico. Sono certa che saprà affrontarlo con grande dedizione e capacità. L’esperienza maturata nel parlamento europeo l’aiuterà certamente a svolgere le funzioni di commissario per le quali è stata indicata”.
Di nomina inopportuna ha parlato l’onorevole Dario Safina (PD): “La nomina della Tardino a commissario dell’autorità Portuale della Sicilia Occidentale, oltre ad essere inopportuna perché si affida un ente strategico a un soggetto privo di competenze solo perché legata politicamente al ministro e leader della lega, Matteo Salvini, offre uno spaccato su come il governo Meloni e la lega concepiscono i rapporti con gli enti locali: tutto dev’essere accentrato e la voce dei territori mortificata. Altro che federalisti! Con il commissariamento, la cui durata non è data sapere, infatti, si impedisce ai territori di nominare i propri rappresentanti in seno all’ordinario organismo di Gestione. Ciò, anche alla luce delle prime dichiarazioni dell’on Tardino, che ha - di fatto - assicurato che sarà la , rischia di pregiudicare quanto di buono fatto in questi anni, anche grazie al proficuo apporto dei professionisti che hanno rappresentato i diversi porti nell’organismo dí gestione dell’autorità della Sicilia Occidentale. Non bastano i ricorsi, il governo Schifani deve tutelare il protagonismo dei territori e il loro sviluppo economico e sociale”.
L’insediamento
La nomina firmata da Matteo Salvini porta la data del 19 agosto, il ricorso pone chiaramente una questione non solo in punta di diritto ma anche politica. Potrebbero saltare gli equilibri siciliani, si avvicinano le elezioni regionali e questo provoca fibrillazioni.
Annalisa tardino si era insediata cercando di spegnere le polemiche, aggiungendo che avrebbe continuato a lavorare in continuità con Monti: “Ho fatto un primo meeting di lavoro con il segretario generale, Luca Lupi, bravissimo tecnico, come sanno tutti e persona eccezionale dal punto di vista umano, per me è un amico. E’ stato diciamo un momento di confronto su quello che è stato fatto finora e su come si vuole proseguire. Chiaramente nessuna volontà di agire in maniera diversa rispetto a quello che è stato fatto finora, è sotto gli occhi di tutti che l’ente va benissimo. Quindi continueremo con l’imprinting che ha dato Pasqualino Monti”.