Stipendi non pagati, contratti a rischio e censura. Per Sinistra Italiana Trapani quello che sta accadendo a Telesud è inaccettabile e la responsabilità ha un nome e un cognome: l’editore Valerio Antonini.
Il partito esprime piena solidarietà alle giornaliste, ai giornalisti, alle lavoratrici e ai lavoratori di Telesud, che hanno proclamato lo stato di agitazione e annunciato uno sciopero per il 15 dicembre, dopo il mancato pagamento di due mensilità e della tredicesima 2024, in un quadro di forte incertezza occupazionale.
Secondo Sinistra Italiana, «dalle comunicazioni ufficiali della redazione e dalle dichiarazioni pubbliche dell’editore emerge una situazione grave e preoccupante». Ai ritardi negli stipendi, spiegano, si sommano «il mancato rinnovo dei contratti in scadenza, l’ipotesi di liquidazione della società e una riorganizzazione aziendale decisa senza alcun confronto reale con i lavoratori».
Ma il passaggio più duro riguarda la libertà di informazione. «Ancora più inquietante è la rimozione dal sito ufficiale di Telesud della nota con cui i giornalisti rendevano pubblica la loro protesta», denuncia Sinistra Italiana. Un gesto che viene definito «una vera e propria censura da parte dell’editore», che colpisce «non solo i lavoratori, ma anche il diritto dei cittadini a essere informati in modo trasparente su ciò che accade in una storica emittente del territorio».
Il partito sottolinea poi il contrasto tra passato e presente. «Colpisce il netto scarto tra le dichiarazioni rilasciate dall’editore nel 2023, quando Telesud veniva presentata come un asset strategico per lo sviluppo editoriale e comunicativo del territorio, e la situazione attuale, fatta di stipendi non pagati e assenza di certezze». Per Sinistra Italiana, «la responsabilità è imputabile interamente a scelte strategiche sbagliate della dirigenza» e «a pagare il prezzo sono, ancora una volta, le lavoratrici e i lavoratori».
Il giudizio politico è netto. «Non è certo un bello spettacolo quello offerto da chi, fino a ieri, predicava una presunta superiorità nel rilanciare il territorio con idee e soluzioni che avrebbero dovuto portare prosperità e occupazione». Oggi, invece, «quella narrazione si infrange contro la realtà di un’azienda incapace persino di garantire il pagamento di quanto dovuto a una ventina di lavoratrici e lavoratori».
La chiusura è una domanda diretta all’editore: «È questo, signor Antonini, il suo “futuro”».
Sinistra Italiana Trapani avanza tre richieste precise: pagamento immediato delle spettanze arretrate, chiarezza sul futuro di Telesud e sui livelli occupazionali, apertura di un confronto vero, trasparente e responsabile con i lavoratori e le loro rappresentanze.
Il caso Telesud resta aperto. E lo sciopero del 15 dicembre rischia di diventare un segnale che va ben oltre una vertenza aziendale.