Maggio 2026, elezioni amministrative a Marsala, una estate che sta per finire con qualche riunione rimandata a settembre. Buone le premesse e le teorie, sia a destra che a sinistra, meno la pratica. Troppi nomi si affollano, l’unità è solo paventata.
Cosa si muove nel centrodestra
I nomi sono sempre gli stessi, Michele Gandolfo non disdegnerebbe la discesa in campo di Salvatore Ombra, che ha già incontrato, ritenendo che possa essere l’unico davvero con cui vincere a primo turno. Ombra dal canto suo sa che il suo arrivo è legato tecnicamente all’unità della coalizione e pure al presidente Renato Schifani. La nomina a presidente di Airgest non è eterna, si sa.
Si torna al punto di partenza però: se il centrodestra è tutto unito perché dovrebbe sposare una candidatura diversa da un esponente puro di area? Che è stato sempre lì? In postazione ci sono ad esempio sia Eleonora Lo Curto che Paolo Ruggieri, seppure entrambi si dicano non interessati.
Il nome di Nicola Fici è in circolo da un anno, ha consumato incontri con i singoli partiti, con la parte produttiva della città, con categorie di professionisti, con una serie di attori principali della città. Il suo nome è sponsorizzato, da civico, dalla Dc di Totò Cuffaro, con resistenze però che arrivano anche da altri leader di partito.
Nell’area del centrodestra si colloca, lo ha fatto dal primo momento, Leonardo Curatolo. Ad oggi è un battitore libero, non ha sigle di partito con sé, almeno non ufficialmente, il suo movimento si chiama Marsala Futura, è sceso in campo e ci resta.
Massimo Grillo è il sindaco uscente, le sue ultime operazioni sono chiari segnali di ricandidatura e anche di rinnovati accordi. Il mese di settembre potrebbe cambiare qualche equilibrio, più volte l’onorevole Stefano Pellegrino ha detto che è il mese in cui lascerà la giunta. Lo farà anche Enzo Sturiano? Sicuramente no. Staranno divisi ma uniti allo stesso tempo, un piede fuori dalla giunta e uno dentro. Grillo ha confermato diverse volte di essere candidato, del resto da uscente è normale che sia così.
Sinistra e dintorni
Andreana Patti non si presenta come candidatura di sinistra, mai detto. È civica, pesca a destra come a sinistra, rompe equilibri da una parte e pure dall’altra. Il PD potrebbe convergere su di lei, mentre i Verdi potrebbero andare in autonomia con una candidatura di partito. Tutto in fase di discussione. Della partita di Andreana Patti farebbe parte anche il PSI di Nino Oddo, altri movimenti civici, professionisti della città che guardano con attenzione a questa nuova figura di donna, tecnica e non politica( ed è per questo che fa paura), che sarebbe esattamente la seconda donna sindaca della città di Marsala.
I dem hanno già iniziato a dialogare con lei, c’è l’apertura ma allo stesso tempo con la Patti dialogano pezzi di centrodestra. Inutile negarlo, è la candidatura che spaccherebbe il fronte di un centrodestra che dell’unione ha fatto teoria e non pratica.