Marsala 2026:" Se vogliamo che tutto rimanga com'è, bisogna che tutto cambi" Tancredi da Il Gattopardo di Giuseppe Tomasi di Lampedusa.
Terminata la pausa estiva, si entra pian piano nel vivo della campagna elettorale per le prossime amministrative della città. Assodato che gli aspiranti al consiglio comunale, i candidati a sindaco, partiti, movimenti, associazioni hanno denunciato i deficit gestionali dell'urbe, è giunto il tempo, indissolubile, di fornire soluzioni a tali lacune per mutare la visione della città, altrimenti il nipote di don Fabrizio Corbera Principe di Salina, avrà nuovamente ragione. Tra i dossier che hanno maggiore rilevanza ci sono indiscutibilmente:
•La sicurezza in città, con l'intervento tangibile del prefetto di Trapani, quello di aprile ha prodotto quasi il nulla;
•La raccolta rifiuti il cui contratto scade il prossimo ottobre, e quale deve essere il nuovo piano;
•L'istituzione di Marsala Schola, la cui morte giuriduca ha la data di fine 2026, come sostituirla;
•Il trasporto pubblico locale deve essere effettuato in house o essere esternalizzato come proposto dall'attuale sindaco;
•Come restare sotto il valore soglia definito come percentuale per l'assunzione di personale di cui l'ente necessita soprattutto nel ruolo di funzionario amministrativo, conducente di autobus e agente di polizia municipale;
•E ancora, come efficientare l'attuale rete idrica che, essendo fatiscente, è soggetta a perdite dell'acqua ormai strutturali e a ripetute rotture;
•Come si pensa poi di incentivare i settori agricoli, ovviamente con particolare attenzione al comparto vitivinicolo, il turismo e la cultura, questi ultimi strettamente collegati, che sono i settori economici fondamentali per la città;
•Inoltre qual è la strategia per riportare alle urne un numero cospicuo dei 33 mila elettori che nel 2020 le hanno disertate e che certamente non sono fidelizzati.
Nell'attesa ad maiora semper, per guarire dal Gattopardismo.
Vittorio Alfieri