Egregio Direttore di TP24, in riferimento all’articolo pubblicato in data 02.09.2025 sulla Vostra testata TP 24 dal Titolo "Calatafimi, acqua potabile sprecata da anni nelle vasche di contrada Sasi. Il video", con la presente nota il sottoscritto a nome della Giunta Comunale intende esercitare il diritto di replica in merito alle affermazioni esposte dal sig. Pampalone Pietro.
Si premette che l’Ente Comune non ha mai ricevuto segnalazioni né da parte del sig. Pampalone né da chiunque altro relativamente a quanto evidenziato.
Ad ogni modo il Sindaco, avendo appreso solo a mezzo stampa dello spreco di acqua, ha immediatamente richiesto una relazione tecnica agli uffici dei servizi a rete, titolare della gestione del servizio acquedotto.
Dalla relazione tecnica predisposta solertemente dagli uffici, emerge chiaramente che la perdita è imputabile ad una gestione in sicurezza del serbatoio e più specificatamente, come riportato nella relazione “(…) La perdita d'acqua, sebbene visibile, non è riconducibile a una rottura della vasca, bensì alla gestione del sistema di approvvigionamento idrico. Per garantire una pressione sufficiente a servire i quartieri più elevati del paese (Piano Sciara), il serbatoio deve essere mantenuto completamente pieno. La fuoriuscita che si è verificata è da intendersi come il "troppo pieno" della vasca. Questo fenomeno si presenta raramente e per pochissimo tempo in coincidenza delle ore notturne quando la richiesta di acqua diminuisce sensibilmente per poi drasticamente aumentare nelle prime ore del mattino (…) ”. alla luce di quanto esposto, diversamente, sarebbe impossibile servire il quartiere più alto di c.da Sasi ovvero Piano Sciara, in quanto il serbatoio in condizione semipieno non garantirebbe la giusta pressione per spingere l’acqua nella parte alta.
Ed ancora come riportato nella relazione “(…) la situazione può essere aggravata da piccoli intoppi nella rete di distribuzione, come otturazioni momentanee, che riducono il flusso in uscita e causano un aumento del livello del serbatoio fino al punto di tracimazione ma questo accade molto di rado e prontamente si interviene per il ripristino della condotta. Il nostro impegno per l'ottimizzazione e la manutenzione della rete idrica è costante. Stiamo monitorando attentamente la situazione per ridurre al minimo questi episodi di tracimazione (…) ”.
Pertanto, si ritiene che sia stato sollevato dal cittadino, successivamente riportato dalla testata giornalistica, una preoccupazione ingiustificata tra la popolazione, che poteva essere evitata contattando nell’immediato gli uffici preposti o la stessa Amministrazione Comunale.
Questa Amministrazione Comunale, sin dal suo insediamento, si è sempre impegnata in azioni di Best Practice, adottando iniziative funzionali ad un uso razionale e consapevole delle risorse idriche da parte della cittadinanza. Infatti, con l’introduzione di un sistema tariffario a consumo, secondo normativa ARERA, si è ottenuto il risultato di ridurre il fabbisogno idrico comunale da 28 litri al secondo agli attuali 18 litri al secondo, diminuendo, conseguentemente, il Piano Economico Finanziario del servizio idrico da euro 1.398.675 (dato anno 2021) agli attuali 800.000 euro circa. Ciò ha comportato una diminuzione sia dei consumi sia dei costi/tariffa di oltre il 40% per l’intera comunità, applicando il criterio cardine previsto dalla normativa vigente ARERA “chi più consuma più paga”,
Si rappresenta infine che questa Amministrazione non si è mai sottratta al dialogo e al confronto costruttivo con chiunque, sia singoli cittadini, sia comitati spontanei e mal si comprendono singole iniziative individuali strumentali con il solo obiettivo di lanciare discredito e senza aver richiesto un confronto con l’Amministrazione Comunale.
Si chiede di dare ampia visibilità al presente articolo sia come diritto di replica ma anche ad integrazione all’articolo già presente (pubblicato) in rete.
Francesco Gruppuso sindaco di Calatafimi Segesta e la Giunta Municipale