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11/09/2025 06:00:00

Trapani. Genco sceglie La Vardera: un ingresso che pesa negli equilibri di Giunta

Andrea Genco entra in Controcorrente e il suo debutto politico a Trapani viene subito battezzato dagli insulti di un tifoso granata. All’Hotel Vittoria, dove il giovane vicepresidente del Consiglio comunale ha ufficializzato l’adesione al movimento di Ismaele La Vardera, la passione per la maglia del Trapani è esplosa in minaccia: l’uomo ha urlato insulti al deputato regionale e al consigliere comunale, arrivando a dire che “sapeva dove trovarli”. È dovuta intervenire la Digos per allontanarlo.

Dietro lo sfogo, però, c’è molto di più: il confine tra sport e politica a Trapani è diventato sottilissimo. Basta citare il contributo regionale da 300 mila euro al Trapani calcio per incendiare il dibattito e trasformare la discussione in scontro personale.

La conferenza stampa di La Vardera non era solo una vetrina, ma il palcoscenico di una mossa politica precisa: l’adesione di Andrea Genco a Controcorrente. «Questa scelta è coerente con il mio percorso – ha spiegato Genco – rappresenterò i nostri ideali anche in Consiglio comunale». Una scelta che apre scenari immediati: l’obiettivo è recuperare l’assessorato lasciato libero da Emanuele Barbara, con la redistribuzione delle deleghe attesa entro sabato.

Il problema, però, resta quello delle quote rosa. Al momento in Giunta le uniche donne sono D’Alì e Passalacqua: troppo poco per raggiungere il 40% imposto dalla legge. E intanto viene evocata anche la figura di Angela Grignano, assente per motivi personali ma destinata a rientrare, con possibili nuovi equilibri.

Dal palco La Vardera ha scandito i toni: «Entriamo a gamba tesa in Consiglio comunale e nella politica cittadina perché vogliamo ascoltare i cittadini e risolvere le criticità». Poi il sostegno a Tranchida, con un distinguo: «Se la città deve scegliere se stare con Tranchida o con altri, noi stiamo con Tranchida. Ma non pensiamo che ci siano soltanto luci: saremo critici e valuteremo volta per volta».

Non sono mancate le reazioni. Il consigliere Tore Fileccia ha commentato con ironia e amarezza: «Un si pigghia cu un si rassumigghia. ( i simili vanno con i simili) A sinistra l’ex fedele di Lele Barbara, a destra l’ex fedele di Cateno De Luca. Storie simili, sempre fedeli a convenienza». E ancora: «Qualcuno diceva che a pensare male ci si azzecca… non è che la storia dei 300 mila euro al Trapani calcio sia stata suggerita mesi fa da Antonini, e oggi magari per ricambiare si presta pure un consigliere comunale come dote per ricevere assistenza comunicativa?».

 

 

Fileccia non ha risparmiato neppure il deputato palermitano: «Fa sorridere ascoltare chi non conosce Trapani parlare di criticità e soluzioni. E se oggi si ritrova in maggioranza con Tranchida, l’impressione è che ci sia un po’ di confusione, per non dire altro».

In mezzo alle polemiche, resta il messaggio di fondo: Controcorrente non è un taxi per opportunisti, ma un movimento che seleziona chi vi aderisce. E l’ingresso di Genco è solo il primo passo di una partita che si gioca tra palazzo e stadio, tra tifosi e politica, tra quote rosa e nuovi equilibri.