L’assessore trapanese Enzo Abbruscato rompe il silenzio e risponde alle accuse circolate in questi giorni sulle elezioni comunali del 2023 a Trapani. In una lunga lettera, definisce «offensive» e «basate su pettegolezzi» le insinuazioni lanciate da Valerio Antonini ed Emanuele Barbara sulla sua presenza all’Ufficio elettorale la notte dello spoglio. «È prassi comune, non c’è stato nulla di irregolare», chiarisce. La polemica era riesplosa dopo le dichiarazioni di Barbara, ex assessore, che ha parlato di presunte irregolarità nei conteggi dei voti, con liste che sarebbero “passate” sopra la soglia del 5% a scapito di altre. Una ricostruzione già smentita in sede giudiziaria, ma che oggi torna al centro del dibattito politico locale.
Ecco la lettera dell'assessore Abbruscato:
In merito alle illazioni fatte in questi giorni da Valerio Antonini, riguardanti le elezioni amministrative del 2023, ritengo doveroso chiarire alcuni punti, per rispetto della cittadinanza, della mia famiglia e di chi in questi anni ha riposto fiducia nel mio impegno politico e amministrativo.
La mia presenza all’Ufficio elettorale, la notte dello scrutinio, non fu in alcun modo irregolare: si tratta di una prassi consolidata, seguita da tanti candidati e rappresentanti di lista per conoscere in tempo reale i dati delle votazioni.
Probabilmente il presidente Antonini, da neofita della politica, non ha mai vissuto la trepidazione delle ore successive ad una competizione elettorale.
Per quanto attiene alLa vicenda riguardante l’assegnazione dei voti e dei seggi alle varie liste in competizione, è stata già oggetto di ricorsi e di una sentenza del TAR, che ha definitivamente chiarito ogni aspetto.
Stupisce non poco che Emanuele Barbara, che insinua nemmeno troppo velatamente l’esistenza di irregolarità – dichiarando persino che il sindaco gli avrebbe consigliato di soprassedere – sia riuscito a mantenere il riserbo su questioni che, qualora fossero state vere, sarebbero estremamente gravi.
Eppure, pare sia riuscito ad accantonarle per ben due anni, durante i quali ha ricoperto persino la carica di assessore. Sarebbe quindi opportuno che, finalmente, si rivolgesse alle autorità competenti e denunciasse gli illeciti, qualora non lo avesse già fatto.
Per questi motivi considero fuori luogo e offensive le recenti ricostruzioni che alimentano sospetti infondati e che sono basate su pettegolezzi. Non ho mai commesso alcun illecito. Nella mia carriera politica posso aver commesso errori di valutazione, ma non ho mai oltrepassato la soglia della legalità.
Sul piano politico, ribadisco la mia convinzione che l’attuale maggioranza abbia ancora la forza e la volontà di portare avanti il programma di governo. Non nego che alcune dimissioni abbiano colto di sorpresa anche la stessa giunta, ma credo che i consiglieri siano consapevoli della responsabilità che hanno verso la città, come già ampiamente dimostrato dai consiglieri del gruppo “Rigenerazioni Europa Verdi”.
Riconosco che uno dei limiti di questa amministrazione sia stato quello della comunicazione: Il cittadino vuole risposte immediate e concrete, non giustificazioni. Con gli strumenti finanziari oggi disponibili, grazie ai bilanci finalmente in ordine, siamo nelle condizioni di dare quelle risposte con maggiore efficacia e tempestività.
Infine, non posso non esprimere rammarico per l’imbarbarimento dei toni che si è registrato nel confronto politico locale, che alzano continuamente il livello dello scontro.
Alcuni episodi hanno rappresentato una caduta di stile e anche di fomentazione all’odio che non giova alla città. Credo che Trapani abbia bisogno di meno polemiche e di più responsabilità.
Il mio impegno, oggi come ieri, resta lo stesso: lavorare per Trapani, con trasparenza, correttezza e dedizione.