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20/09/2025 08:44:00

Il podcast con il figlio di Riina è stato rimosso da youtube

Lo Sperone Podcast fa marcia indietro e rimuove il video con la "chiacchierata" con il figlio di Riina. È bastata una manciata di ore perché scoppiasse la bufera attorno a Lo Sperone Podcast. L’ultima puntata, dedicata a Giuseppe Salvatore Riina, figlio del boss di Cosa nostra Totò Riina, ha suscitato indignazione e proteste. Nel corso della chiacchierata, priva di contraddittorio, Riina junior ha potuto rievocare la figura del padre senza che venissero ricordate le sue condanne e i crimini che hanno insanguinato l’Italia.

 

Il centro studi Paolo e Rita Borsellino ha parlato di «oltraggio alla memoria delle vittime», mentre Maria Falcone, sorella del magistrato assassinato, ha definito l’episodio «raccapricciante» e «vergognoso». «Non si può ignorare – ha sottolineato – che Riina senior sia stato il mandante di decine di omicidi e stragi, in cui morirono vittime innocenti».

 

 

Durissima anche la presa di posizione dell’Ordine dei giornalisti di Sicilia, che in una nota ha dichiarato di «prendere atto con sconcerto dei contenuti di una chiacchierata fra i conduttori di un podcast e il figlio del sanguinario boss mafioso». Secondo l’Odg, non si è trattato di un’intervista giornalistica, ma di una «chiacchierata» che ha dato spazio a un’operazione di memoria distorta, «un’offesa alle vittime di mafia e all’intera categoria dei giornalisti», in particolare a coloro che continuano a raccontare la criminalità organizzata mettendo a rischio la propria vita e il proprio patrimonio.

 

L’Ordine ha inoltre annunciato che chiederà alle autorità di verificare eventuali profili di reato e si muoverà per accertare se sussista l’ipotesi di esercizio abusivo della professione. Poco dopo è arrivata anche la nota dell’Associazione siciliana della stampa, che ha espresso «forte preoccupazione per la deriva dell’utilizzo dei social e dei podcast da parte di non giornalisti per produrre pseudo contenuti informativi». Secondo Assostampa, «la libertà di espressione non va confusa con l’assenza di regole e rispetto per la verità storica dei fatti», denunciando il rischio di «banalizzare la memoria delle vittime» e di offrire «una pericolosa sponda alla disinformazione».

 

Travolto dalle critiche, il conduttore Gioacchino Gargano ha fatto un passo indietro: con un videomessaggio pubblicato sui suoi canali ha annunciato la rimozione della puntata da YouTube e chiesto scusa pubblicamente. «Ho capito l’errore, mi scuso e cancello il video», ha detto Gargano, precisando che non era sua intenzione celebrare Totò Riina ma riconoscendo la gravità del messaggio veicolato.

 



Antimafia | 2025-12-03 08:47:00
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