I Liberali trapanesi rompono il silenzio e annunciano il ritorno sulla scena politica locale con un progetto ambizioso: costruire un’“Alleanza degli Innovatori” per risollevare Trapani da quella che definiscono «una crisi irreversibile». Lo fanno con un documento firmato da Francesco Paolo Priulla, responsabile della sezione trapanese del Partito Liberale Italiano, che lancia un duro atto d’accusa verso tutta la politica tradizionale, da destra a sinistra, e un appello alla partecipazione attiva della società civile.
«I Liberali non si rassegnano al declino della città di Trapani – dichiara Priulla – e sono convinti che senza una visione condivisa non si può invertire la rotta di una crisi che sembra irreversibile. Non ci rassegniamo nel vedere la città scivolare sempre più in basso e assistere inermi al suo declino economico, culturale, sociale e demografico, che sono le cause per cui i nostri giovani sono costretti a cercare altrove la loro crescita professionale e umana».
Secondo il PLI, la responsabilità della situazione attuale è da attribuire all’intero sistema politico: «Constatando il fatto che le forze politiche, sia di destra che di sinistra, hanno determinato il declino di Trapani, i Liberali – da tempo assenti dalle competizioni elettorali – hanno deciso di proporre un progetto per la città».
«Lavoreremo per costruire una “Alleanza degli Innovatori” per un governo cittadino in grado di invertire la rotta e di confrontarsi con le sfide che determinano il destino di questa città. La funzione della politica è quella di progettare il futuro. Una politica che rinuncia alla sua funzione condanna la sua comunità a un inesorabile declino».
Infine l’appello alla partecipazione: «Invitiamo pertanto i cittadini, i gruppi sociali, le associazioni e tutti coloro che non hanno da difendere privilegi e sono liberi di battersi per il bene comune a sostenere e a partecipare alla nostra iniziativa. Ai partiti e ai movimenti politici tradizionali lanciamo la sfida del rinnovamento e li invitiamo a contribuire a realizzare una nuova alleanza fra cittadini e politica».