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25/09/2025 08:00:00

Il delirio di Donald Trump

Il presidente statunitense ci ha abituato alle sue performance farneticanti, ma questa volta il palcoscenico e la circostanza erano di rilievo: l’80ª sessione ordinaria dell’Assemblea Generale dell’Onu del 2025.
Intanto, il vaneggiamento è durato 57 minuti (il regolamento ne prevede 15) ed è iniziato con una feroce critica al suo predecessore, reo di una "serie di disastri".

Poi ha dichiarato: "L’America è benedetta dall’economia più forte, dall’esercito più potente e da amicizie durature. Questa è davvero l’età dell’oro dell’America". Il revisionismo storico era servito.

 

Il nemico principale, ribadito nuovamente, è: "La questione politica numero uno del nostro tempo è la crisi delle migrazioni incontrollate". A suo avviso, l’Onu incoraggia l’"invasione" creandola e finanziandola, affermando che l’Europa è invasa da "illegali" e aggiungendo: "Ora vogliono passare alla Sharia, ma siete in un altro Paese. Non potete farlo". Ha poi criticato il sindaco di Londra, Sadiq Khan, definendolo "terribile" e sostenendo che la capitale britannica sia "molto cambiata" a causa dell’immigrazione, a suo dire fuori controllo.

L’esaltazione ha raggiunto l’apice quando ha sostenuto: "In sette mesi ho messo fine a sette guerre che dicevano essere non terminabili. Non è avvenuto prima, sono molto onorato di averlo fatto".
 

Una di queste sarebbe tra Serbia e Kosovo, di cui nessuno ha conoscenza. Un’altra, tra Egitto ed Etiopia, riguarda la costruzione di una diga sul Nilo: il tycoon ha detto di essere al lavoro per "risolvere molto rapidamente" la questione. Ma i negoziati sono fermi e non esiste al momento alcun accordo.

Inoltre, per quanto riguarda India e Pakistan sul confine del Kashmir, i leader pakistani lo hanno ringraziato, ma quelli indiani hanno smentito qualsiasi intervento statunitense, spiegando che il cessate il fuoco era stato deciso direttamente tra i due Paesi.

 

Trump ha pure asserito: "Qual è lo scopo delle Nazioni Unite? L’Onu scrive lettere, ma le parole vuote non risolvono la guerra. L’Onu ha un tremendo potenziale, l’ho sempre detto. Ma non è nemmeno lontanamente vicino a essere all’altezza di quel potenziale".

Infine, ha regalato questa chicca: quando si occupava di immobiliare a New York, aveva presentato un’offerta per rinnovare la sede dell’Onu, ma l’organizzazione fece un’altra scelta, utilizzando materiali scadenti.

 

Dopo il suo discorso, il presidente Trump ha riferito al segretario generale dell’Onu, António Guterres, nel bilaterale, che gli Stati Uniti "sostengono le Nazioni Unite al 100%". E meno male: non si osa immaginare il contrario.


Vittorio Alfieri