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28/09/2025 22:43:00

Birgi, il Movimento Log-In contro il nuovo polo NATO per gli F-35

Entro il 2028 l’aeroporto di Birgi, tra Marsala e Trapani, dovrebbe ospitare un nuovo polo di addestramento globale per i caccia F-35, destinato a diventare – insieme a quello già esistente in Arizona – il più grande al mondo.

Un progetto che la NATO considera strategico, ma che sta accendendo forti polemiche sul territorio. Tra le voci più critiche, quella del Movimento Log-In, che ieri ha diffuso una nota firmata dal portavoce Luca Lo Buglio: «Basta, dobbiamo fare qualcosa per l’aeroporto di Birgi. Questo progetto porterà enormi danni: rischi ambientali nelle zone circostanti e una drastica riduzione dei voli civili, con conseguenze gravissime per i tanti fuorisede e per l’economia turistica».

Per Log-In, il problema va ben oltre la questione locale. «Tutto ciò renderebbe Birgi un hub bellico globale – scrive Lo Buglio –. Dopo Sigonella e il Muos, un altro passo verso la militarizzazione radicale della Sicilia. È terrificante pensare che il nostro territorio possa trasformarsi in teatro di guerra, contribuendo ai bombardamenti che uccidono civili innocenti».

Il movimento contrappone alla logica del riarmo le priorità sociali dell’isola: «Non vogliamo arricchirci con armi e sangue – prosegue la nota –. Qui servono acqua corrente, occupazione, infrastrutture basilari. Abbiamo bisogno di politiche sociali concrete, non di caccia da guerra».

Da qui l’appello alla mobilitazione: «No agli F-35, no alla NATO, no all’escalation militare. Invitiamo cittadini e associazioni a unirsi per fermare questa follia collettiva», conclude il comunicato.

La polemica si aggiunge al dibattito aperto da tempo sul futuro dello scalo: da un lato il rilancio con la nuova base Ryanair e i voli civili, dall’altro la prospettiva di un potenziamento militare che rischia di cambiare radicalmente il volto di Birgi e del territorio circostante.