Quasi due attività su tre sono risultate irregolari. È questo il bilancio dei controlli estivi della Guardia di Finanza nel Trapanese, dove oltre il 60% degli esercenti verificati nelle località turistiche non rispettava le norme fiscali.
Nel corso dell’estate, le Fiamme Gialle hanno messo in campo un piano di verifiche nelle mete balneari più frequentate, con l’obiettivo di tutelare l’economia legale e contrastare l’evasione fiscale.
Gli accertamenti sono stati effettuati in diverse fasce orarie, dal mattino alla sera, e hanno riguardato soprattutto il rispetto degli obblighi fiscali: installazione del registratore di cassa, trasmissione telematica dei corrispettivi, rilascio dello scontrino elettronico – che dal 2021 ha sostituito lo scontrino e la ricevuta fiscale – e pagamento del Canone Rai speciale per le attività ricettive e commerciali che dispongono di televisori in spazi accessibili al pubblico.
Il quadro emerso è chiaro: oltre il 60% degli esercenti è stato sanzionato. La violazione più diffusa riguarda la mancata emissione dello scontrino elettronico e la memorizzazione dei corrispettivi. Altri casi hanno fatto emergere l’omessa installazione o revisione periodica dei registratori telematici, la trasmissione di dati non corretti all’Agenzia delle Entrate e il mancato pagamento del Canone Rai speciale.
La Guardia di Finanza spiega che l’attività di controllo ha un duplice obiettivo: proteggere l’Erario e garantire condizioni di concorrenza leale a chi rispetta le regole. Il rischio, infatti, è che chi evade abbia un vantaggio competitivo sleale rispetto agli operatori onesti, penalizzando chi lavora nel rispetto della legge.
I controlli fiscali proseguiranno anche nei prossimi mesi, fanno sapere dal Comando provinciale, a tutela delle entrate pubbliche e per un mercato più equo.