Con la ripresa a pieno ritmo delle attività di pesca, dopo i periodi di fermo biologico previsti per il ripopolamento delle specie ittiche, la Capitaneria di porto di Mazara del Vallo ha intensificato i controlli in mare, portando alla luce diverse irregolarità e sanzionando alcuni equipaggi.
La settimana scorsa la motovedetta CP 2092 ha sanzionato il comandante di un peschereccio per irregolarità sul personale imbarcato: l’imbarcazione era uscita in mare senza uno dei membri dell’equipaggio, omettendo di sostituirlo con personale abilitato, come previsto dalle norme sulla sicurezza e l’idoneità alla navigazione.
Nella giornata di ieri, durante un pattugliamento, la stessa unità ha invece intercettato un motopesca impegnato nella pesca a strascico sotto costa, in una zona vietata perché destinata alla riproduzione delle specie ittiche.
La pesca a strascico in acque troppo basse è una delle pratiche più dannose per l’ambiente marino: oltre a catturare esemplari giovani, non ancora adulti, distrugge i fondali e gli habitat in cui i pesci depongono le uova.
Alla motonave è stato ordinato il rientro immediato in porto. Al comandante è stata inflitta una sanzione amministrativa di 2.000 euro, con il sequestro dell’attrezzo da pesca e del pescato, poi confiscato e donato, dopo i controlli sanitari dell’Asp, al Banco Alimentare della Sicilia Occidentale.
Essendo una violazione grave, sono stati inoltre applicati punti di penalizzazione alla licenza di navigazione e al comandante. A bordo sono emerse anche altre irregolarità, tra cui l’assenza di personale e la mancata tenuta dei registri di bordo.
La Capitaneria di porto di Mazara del Vallo ha ribadito l’importanza di rispettare le normative sulla pesca, ricordando che i comportamenti illeciti «oltre a danneggiare le risorse marine, creano situazioni di concorrenza sleale nei confronti dei tanti pescatori che operano nel rispetto delle regole».