Dopo la notizia pubblicata ieri sulla condanna l’ex sindaco di Trapani Mimmo Fazio ha inviato a Tp24 una nota di precisazione in merito alla sentenza emessa il 7 ottobre 2025 dal giudice di pace D’Alessandro, che lo ha riconosciuto colpevole non di lesioni, ma di percosse per la lite avvenuta a Marettimo nell’agosto del 2020.
«Mi preme chiarire – scrive Fazio – che il giudice mi ha condannato per percosse e non per lesioni personali, come invece è stato erroneamente riportato da diversi organi di stampa».
La vicenda
Il riferimento è alla lite scoppiata a Marettimo il 15 agosto 2020, quando Fazio, mentre si recava a pescare, fu colpito da una secchiata d’acqua lanciata da un gruppo di ragazzi. Dalle parole si passò ai fatti e Fazio riportò una ferita al volto e la frattura dell’osso sopraccigliare.
Dopo l’episodio, fu lo stesso Fazio a presentare querela nei confronti del ragazzo, Francesco Leoni, allora minorenne.
Il processo al Tribunale dei Minorenni di Palermo
Come si legge nella sentenza n. 37/2025 del Tribunale per i Minorenni di Palermo, depositata l’8 luglio scorso, il giudice ha riconosciuto “pienamente provata la responsabilità dell’imputato” per il reato di lesioni personali.
Secondo la decisione, risultava «oltre ogni ragionevole dubbio che il 15 agosto 2020 Leoni Francesco abbia colpito con una testata al volto Fazio Girolamo, provocandogli un trauma cranico non commotivo e una ferita all’arcata sopraccigliare destra con prognosi di 30 giorni».
Il giovane è stato dichiarato responsabile ma ha ottenuto il perdono giudiziale, in ragione della minore età e dell’assenza di precedenti.
«Alla luce di quella decisione – commenta oggi Fazio – appare sorprendente la sentenza del giudice di pace che mi condanna per percosse, ignorando di fatto quanto già accertato dal Tribunale dei Minorenni. Attendo di leggere le motivazioni per comprendere le ragioni di una pronuncia che sembra contraddittoria».
Fazio sottolinea inoltre che nel processo minorile non ha potuto costituirsi parte civile, come previsto dalla legge, e che la sua versione dei fatti è stata comunque ritenuta attendibile e riscontrata dai medici e dai testimoni.
Il caso e le due verità giudiziarie
La vicenda processuale resta dunque complessa: da un lato, il Tribunale dei Minorenni di Palermo ha accertato la responsabilità del ragazzo per le lesioni inflitte all’ex sindaco; dall’altro, il Giudice di pace di Trapani ha condannato oggi Fazio per percosse, in relazione alla stessa lite.
Un incrocio di procedimenti che — come sottolinea lo stesso ex sindaco — solleva più di un interrogativo sul coordinamento delle due decisioni e sui criteri adottati nella loro valutazione.