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17/10/2025 06:45:00

Bomba davanti casa di Sigfrido Ranucci: distrutte le auto del giornalista e della figlia

Una bomba è esplosa ieri sera davanti casa di Sigfrido Ranucci, conduttore e autore del programma d’inchiesta Report, su Rai 3. Due auto sono saltate in aria e la casa del giornalista, a Campo Ascolano, località di Pomezia, alle porte di Roma, ha tremato per la violenza delle esplosioni.

Erano circa le 22 quando due deflagrazioni in sequenza hanno distrutto le automobili di Ranucci e di sua figlia, parcheggiate una accanto all’altra davanti all’abitazione. Le fiamme hanno avvolto completamente i veicoli, danneggiando anche il cancello d’ingresso e alcune piante del giardino. Fortunatamente nessuno è rimasto ferito: la figlia del giornalista era passata da casa mezz’ora prima della detonazione.

Sul posto sono intervenuti i carabinieri e gli artificieri, insieme agli investigatori della Digos, che hanno avviato i rilievi per accertare la natura dell’ordigno. Secondo le prime ipotesi, si tratterebbe di un ordigno rudimentale, ma di potenza tale da poter uccidere chiunque fosse passato in quel momento.

Ranucci, ancora scosso, ha raccontato:

“Pensano fosse un ordigno rudimentale. Potenzialmente avrebbe potuto uccidere una persona. Io non so ancora dare una chiave di lettura, ma metto insieme una serie di episodi accaduti in questi mesi. L’estate scorsa abbiamo trovato due proiettili di P38 fuori casa. Poi altri fatti particolari, e un tentativo di delegittimazione nei miei confronti”.

Il giornalista presenterà formale denuncia nelle prossime ore. Le indagini sono affidate ai carabinieri del nucleo investigativo di Frascati, che stanno acquisendo immagini dalle telecamere di sorveglianza della zona.

Ranucci non è nuovo a minacce e intimidazioni, tutte già denunciate e oggetto di inchieste della magistratura. Report, il programma che conduce da anni e che tornerà su Rai 3 il 26 ottobre, ha pubblicato un messaggio sui social:

“L’auto è saltata in aria danneggiando anche l’altra auto di famiglia e la casa accanto. La potenza dell’esplosione è stata tale che avrebbe potuto uccidere chi fosse passato in quel momento.”

Un atto gravissimo che scuote il mondo del giornalismo italiano e riporta al centro dell’attenzione il tema della libertà di stampa e della sicurezza dei cronisti.