Code interminabili, treni soppressi, passaggi a livello chiusi anche per oltre mezz’ora. È questa la quotidianità che vivono pendolari e automobilisti marsalesi, ormai esasperati da una situazione che paralizza la città e compromette il diritto alla mobilità. A denunciare il problema è il Movimento Popolare Arcobaleno, che in una nota parla di “una città divisa da sbarre e disservizi”, puntando il dito contro anni di ritardi e occasioni mancate.
“Mio figlio da due giorni non va a scuola a Trapani perché il treno viene annullato… paghiamo l’abbonamento ma non c’è nemmeno un autobus sostitutivo!”, racconta una madre marsalese, testimoniando il disagio di molte famiglie.
Movimento Popolare presieduto da Sebastiano Grasso, ricorda, oltre ai disservizi quotidiani, chde Marsala ha perso 26 milioni di euro di finanziamenti destinati alla soppressione dei passaggi a livello cittadini. Fondi che avrebbero dovuto migliorare la viabilità e ridurre l’impatto sul traffico urbano, ma che invece – denuncia Grasso – “sono svaniti tra burocrazia e promesse mai mantenute”.
“È inaccettabile – prosegue la nota – che nel 2025 Marsala viva ancora intrappolata dietro le sbarre. Chiediamo trasparenza sui fondi perduti, tempi certi per le opere e un piano urgente per la mobilità dei pendolari. La città deve ripartire, non restare ferma ai passaggi a livello.” “Basta attese, basta disagi. Marsala vuole ripartire”, conclude la nota.