Partirà lunedì 20 ottobre da Campobello di Mazara, la Carovana per un’economia di pace, promossa da Sbilanciamoci! e Rete Pace e Disarmo.
Un’iniziativa simbolica e concreta allo stesso tempo, che sceglie di cominciare proprio da uno dei luoghi più segnati dal caporalato e dallo sfruttamento dei lavoratori migranti nelle campagne siciliane.
L’obiettivo è quello di proporre un modello economico alternativo alle logiche del riarmo e del conflitto, fondato su sostenibilità, agroecologia, lavoro dignitoso, diritti e giustizia sociale.
Alle 16, presso l’aula consiliare del Comune di Campobello di Mazara, si terrà un incontro pubblico organizzato da FLAI CGIL, Sbilanciamoci! e Rete Pace e Disarmo, dedicato al tema del lavoro agricolo, della legalità e della transizione ecologica.
Interverranno:
- Giovanni Mininni, segretario generale FLAI CGIL
- Giulio Marcon, portavoce di Sbilanciamoci!
- Giulia Torrini, presidente di Un Ponte per
- Tommaso Castronovo, presidente di Legambiente Sicilia
- Pierluigi Marini, dell’esecutivo nazionale dell’UDU
- Laura Marmorale, presidente di Mediterranea Saving Humans
L’iniziativa aprirà una settimana di “sindacato di strada” della Flai Cgil in Sicilia, con incontri e mobilitazioni per la tutela dei diritti dei braccianti e dei lavoratori stranieri.
La Carovana per un’economia di pace attraverserà poi l’Italia, toccando luoghi simbolici di resistenza e solidarietà, da Cassino a Roma, Cameri, Trieste, Messina (contro il Ponte sullo Stretto) e Milano, per promuovere un’economia della cura, del lavoro e della giustizia sociale.
“È un invito – spiegano gli organizzatori – a ripensare le priorità del Paese e a investire nella dignità del lavoro, nella pace e nella sostenibilità, anziché nelle armi e nei conflitti.”
Per informazioni: info@sbilanciamoci.org