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25/10/2025 14:00:00

Sergio Di Paola seduce Roma con il mistero di NVMINA

Sta registrando un ampio consenso di pubblico NVMINA, la personale di Sergio Di Paola, inaugurata ieri sera nella suggestiva cornice del giardino d’inverno di Palazzo Tittoni, a Roma. L’evento, inserito nel programma della X edizione della Rome Art Week, è stato ospitato grazie alla disponibilità del Duca Luigi Catemario Tittoni di Quadri, segnando un nuovo e prestigioso riconoscimento per l’artista marsalese, ormai tra le voci più originali e raffinate del panorama contemporaneo.

 

Il vernissage, presentato da Gigi Vinci e dal Maestro Massimo Bomba, ha registrato un’affluenza eccezionale, con la presenza di numerose personalità del mondo dell’arte, della cultura e dell’aristocrazia. Tra gli ospiti: S.A.R. Sisowath Ravivaddhana Monipong, principe di Cambogia; Laura Lattuada, attrice e conduttrice televisiva; la fotografa Azzurra Primavera; lo stilista Marco Coretti; la Principessa Irma Capece Minutolo; la dottoressa Anadela Serra Visconti; la giornalista Mariù Safier; Andrea Ripa di Meana, il marchese Emilio della Fontanazza, la nobildonna Eleonora Afan de Rivera Costaguti, il principe Giuseppe Grifeo di Partanna, il nobile Danilo Moncada Zarbo di Soria, la principessa Manuela Lascari Altieri e lo stilista Jamal Taslaq.

 

Un parterre d’eccezione che conferma la capacità di Di Paola di attrarre un pubblico trasversale, capace di unire il linguaggio dell’arte contemporanea al fascino della mondanità colta.

Accolto da una folla attenta e curiosa, l’artista ha presentato un corpus di opere dal tratto deciso, realizzate con inchiostri di china che sembrano incarnare energie primordiali. La sua grammatica visiva – sospesa tra mito e psicologia, tra archetipo e sensibilità contemporanea – non offre letture immediate, ma invita alla contemplazione e all’ascolto silenzioso.

 

La tavolozza, dominata da rossi intensi e blu meditativi, si fa linguaggio simbolico: il rosso vibra di passione e ritualità, il blu evoca profondità e mistero. Le opere si articolano in tre nuclei tematici di forte potenza evocativa: la sezione dionisiaca, in cui il colore diventa materia e frenesia del mito; la “genealogia del sole”, dove il disco solare è emblema di ciclicità e divinità immortale; e il “blu misterico”, ispirato alle visioni ipogee di Porta Maggiore, che invita all’abbandono interiore.

L’allestimento, curato da Massimiliano Reggiani, dialoga con la magnificenza architettonica del giardino d’inverno di Palazzo Tittoni – mirabile esempio del classicismo tardo barocco di Carlo Fontana – creando un raro equilibrio tra arte, architettura e spirito.

 

A fare gli onori di casa, insieme all’artista, Gigi Vinci, figura eclettica ispirata all’eleganza senza tempo di Franca Florio; il Maestro Massimo Bomba, raffinato interprete di simboli; e Donna Giulia Borghese, organizzatrice culturale di lungo corso tra Milano, Roma e Noto.

Con NVMINA, Sergio Di Paola conferma la sua capacità di coniugare innovazione e sensibilità espressiva, proponendo al pubblico non solo un’esperienza estetica, ma un vero e proprio incontro con il sacro e l’interiore. Un successo che consolida il suo percorso artistico e ne avvalora la crescente affermazione nel panorama italiano.