Un giovane trapanese potrà proseguire serenamente la propria carriera nell’Arma dei Carabinieri. Lo ha stabilito il TAR del Lazio con una sentenza del 27 ottobre 2025, confermando la validità della sua posizione nella graduatoria del concorso 2023 per il reclutamento di 3.763 allievi Carabinieri.
Il candidato, risultato vincitore nella graduatoria approvata con decreto del 20 aprile 2024, era stato coinvolto indirettamente in un contenzioso amministrativo promosso da un altro concorrente, un candidato lucano escluso dalla selezione perché ritenuto non in possesso della “condotta incensurabile”, requisito previsto dal bando.
Quest’ultimo aveva impugnato la decisione dell’amministrazione e, successivamente, anche la graduatoria finale, notificando il ricorso anche al candidato trapanese, già ammesso al corso di formazione presso la Scuola Allievi Carabinieri.
Il trapanese, difeso dall’avvocato Santo Botta, ha sollevato diverse eccezioni in merito all’interesse a contraddire e all’inammissibilità del ricorso per mancata notifica ai controinteressati effettivi.
Alla camera di consiglio del marzo 2025, il TAR ha accolto tali eccezioni, disponendo che il ricorrente integrasse il contraddittorio con tutti i vincitori della selezione tramite pubblici proclami. Pur riconoscendo nella sentenza finale un difetto di motivazione nel provvedimento di esclusione del candidato lucano, il Tribunale ha tuttavia confermato integralmente la graduatoria del 2024, preservando la posizione del giovane trapanese.
Dopo aver prestato giuramento di fedeltà alla Repubblica, il neo Carabiniere potrà dunque proseguire il proprio percorso professionale senza ulteriori ostacoli.